Negli anni ’70 la televisione era ormai un apparecchio estremamente diffuso tra gli italiani. I romani ovviamente non facevano eccezione e, al pari dei loro connazionali, trascorrevano buona parte del tempo libero davanti al piccolo schermo. La tv in quegli anni era ancora prevalentemente in bianco e nero e quasi del tutto concentrata nelle due reti nazionali (le attuali Rai Uno e Rai Due). In realtà, proprio sul finire degli anni ‘70, cominciano a spuntare qua e là i cosiddetti “canaletti”, piccole emittenti locali che, piano piano, iniziano a rosicchiare pubblico a “Mamma Rai”. Il risultato fu un maggiore pluralismo e una migliore offerta televisiva anche se, va detto, in quegli anni tutta la tv di qualità era ancora principalmente, se non esclusivamente, firmata Rai. In questa selezione, necessariamente parziale e incompleta, abbiamo inserito una serie di programmi “storici”, dai grandi varietà del sabato e della domenica fino ai telefilm americani più popolari, passando ovviamente per gli sceneggiati a puntate che, proprio negli anni ’70, godettero di un sempre maggiore successo tra il pubblico.
Alla conquista del West (serie televisiva statunitense – 1976)
(sigla di apertura – versione originale)
Alla conquista del West (1976) è una serie televisiva statunitense del filone “western” uscita in Italia, con grande successo di pubblico, nel 1979. Alla vigilia della guerra di Secessione la famiglia Macahan, composta da Timothy Macahan (Richard Kiley), sua moglie Kate (Eva Marie Saint) e i quattro figli Luke (Bruce Boxleitner), Lara (Kathryn Holcomb), Josh (William Kirby Cullen) e Jessie (Vicki Schreck), decide di spostarsi dalla propria fattoria in Virginia verso Ovest in modo da lasciarsi la guerra, ormai imminente, alle spalle. Ad aiutare la famiglia Macahan in questo lungo e pericoloso viaggio nel vecchio West ci penserà il fratello di Timothy, Zebulon Macahan (James Arness), noto come lo “zio Zeb”, cacciatore e avventuriero del West che ne conosce una più del diavolo!
Batman (serie televisiva statunitense – dal 1966)
(sigla di apertura – versione originale)
Trasmessa in Italia a partire dalla metà degli anni ’70, Batman (1966) è una popolare serie televisiva in bianco e nero ispirata all’omonimo e famosissimo fumetto. Nei complessivi 120 episodi della serie, Batman (Adam West) e Robin (Burt Ward) hanno il compito di difendere la loro città, Gotham City, da tutta una combriccola di stravaganti personaggi dall’indole piuttosto cattiva. Il telefilm assomiglia per certi aspetti ad una sorta di “fumetto animato” con tanto di stile umoristico e scazzottate a tempo di musica. Essendo rivolto ai giovani, durante le varie puntate della serie televisiva, vengono enfatizzati messaggi come l’importanza di allacciarsi le cinture di sicurezza in auto piuttosto che quello di mangiare verdure e bere latte..
Discoring (trasmissione musicale di Gianni Boncompagni – dal 1977)
(Guapa di Gloria Piedimonte + Che gatta! di Babayaga – versioni originali)
Discoring è una trasmissione musicale di un certo successo di pubblico creata da Gianni Boncompagni e trasmessa su Rai Uno dal 1977 al 1989. La formula del programma prevede, oltre alle classifiche settimanali dei dischi più venduti (sia a 33 che a 45 giri), anche l’esibizione dal vivo (quasi sempre in playback) di gruppi e cantanti sia italiani che stranieri. Durante tutti gli anni di programmazione Discoring ha avuto al timone diversi conduttori: all’inizio fu lo stesso Gianni Boncompagni (coadiuvato prima da Antonella Giampaoli e poi da Roberta Manfredi), in seguito arrivarono Awana Gana, Claudio Cecchetto, il trio Anna Pettinelli – Isabel Russinova – Emanuela Falcetti, Jocelyn coadiuvato da Gianni De Berardinis e infine Elisabetta Bartolomei, Kay Rush, Sergio Mancinelli e Mauro Micheloni.
Domenica in (varietà di autori vari – dal 1976)
(Capito? de I Gatti di Vicolo Miracoli – versione originale)
Domenica in è un programma televisivo di intrattenimento tra i più popolari di tutta la storia della tv italiana. La trasmissione nacque nel 1976 come supporto all’austerity voluta in quegli stessi anni dal governo italiano per via della crisi del petrolio. Dopo il boom economico infatti le famiglie italiane avevano preso l’abitudine di fare, la domenica pomeriggio, le classiche scampagnate e gite fuori porta (utilizzando di conseguenza auto e scooter con relativi consumi di carburante). Il governo chiese quindi alla Rai di creare un “programma fiume” che incentivasse gli italiani a starsene a casa, sempre di domenica, a guardare la tv piuttosto che andarsene in giro, nasce così Domenica in con le sue “interminabili” sei ore di trasmissione. Il programma fu affidato inizialmente a Corrado (1976-1979) mentre l’anno dopo il timone andò a Pippo Baudo che lo mantenne per parecchie edizioni successive.
Due ragazzi incorreggibili (varietà con Franco e Ciccio – dal 1976)
(Oba ba luu ba di Daniela Goggi – versione originale)
Due ragazzi incorreggibili è un programma televisivo di intrattenimento nato nel 1976 da un’idea di Castellano e Pipolo e diretto da Romolo Siena, il programma venne trasmesso di sabato, in prima serata, fino all’anno successivo. La trasmissione segnò il riavvicinamento della celebre coppia Franco Franchi – Ciccio Ingrassia dopo un periodo di separazione artistica, il duo era coadiuvato dalla cantante-attrice Daniela Goggi, interprete tra l’altro di Oba-ba-luu-ba, la fortunata sigla di apertura del varietà. Nel corso del programma veniva trasmessa anche la miniserie “Sandogat”, parodia del quasi omonimo sceneggiato “Sandokan” di Sergio Sollima che all’epoca aveva un successo straordinario.
Furia cavallo del West (serie televisiva statunitense – dal 1955)
(sigla di coda di Mal – versione italiana del 1977)
Furia cavallo del West, conosciuto anche semplicemente come “Furia”, è un telefilm del genere avventura-western prodotto negli USA nella seconda metà degli anni ’50 e distribuito in Italia, con un ottimo riscontro di pubblico, a partire dai primi anni ’70. La serie televisiva racconta le avventure di Furia, un cavallo morello che è stato catturato assieme ad altri cavalli selvaggi da Jim (Peter Graves), un cowboy molto esperto che tuttavia non riesce a domarlo. A domare Furia in realtà ci penserà l’altro protagonista del telefilm, vale a dire il piccolo Joey (Robert Diamond), un ragazzetto orfano appena adottato da Jim, che conquista l’affetto dello stallone. Non è un caso del resto che Furia, oltre a togliere dai guai il ragazzino in innumerevoli situazioni, gli permetta addirittura di cavalcarlo in via del tutto “esclusiva”.
Gesù di Nazareth (sceneggiato a puntate di Franco Zeffirelli – 1977)
(Preludio di Maurice Jarre – audio originale)
Gesù di Nazareth è uno sceneggiato televisivo trasmesso su Rete 1 (l’attuale Rai Uno) nel 1977 che ottenne un eccezionale successo di pubblico, tanto che la miniserie fu riproposta sulle reti nazionali per anni, soprattutto in prossimità delle feste natalizie e pasquali. Diretto da Franco Zeffirelli lo sceneggiato traccia la vita di Gesù (interpretato da Robert Powell) attraverso il racconto dei Vangeli, la sceneggiatura fu realizzata dallo stesso Zeffirelli con Anthony Burgess e Suso Cecchi D’Amico. La serie televisiva è organizzata in due parti, la prima inizia con l’annunzio della nascita del redentore, prosegue con gli episodi dell’infanzia di Gesù e si completa con gli avvenimenti più significativi della vita pubblica sempre di Gesù, la seconda parte dello sceneggiato invece tratta avvenimenti come i miracoli, la predicazione, la passione, la condanna, la crocifissione, la risurrezione e per finire la missione degli apostoli e della chiesa.
Il tenente Kojak (serie televisiva statunitense – 1973)
(sigla di apertura – versione originale)
Il tenente Kojak è una famosa serie televisiva giallo-poliziesca nata negli Stati Uniti nel 1973 e distribuita in Italia a partire dal 1976. Il telefilm ruota tutto intorno al carismatico e incorruttibile Theodore Kojak (Telly Savalas), detto Theo, un investigatore di polizia del tredicesimo distretto di Manhattan dal carattere tenace e dotato di un certo piglio cinico. A caratterizzare il nostro tenente in realtà sono anche la sua “pelata” e l’immancabile lecca lecca. Quest’ultimo pare sia stato introdotto a partire dall’ottavo episodio della prima serie (nei primi episodi Kojak compariva sempre con una sigaretta) e questo perché nel 1971, negli USA, erano state bandite le pubblicità delle sigarette dalla televisione, il lecca lecca (in funzione anti fumo) era quindi un escamotage per rendere Kojak più al “passo coi tempi”.
I Sopravvissuti (serie televisiva britannica – 1975)
(sigla di apertura – versione originale)
I sopravvissuti (Survivors) è una serie televisiva nata in Gran Bretagna nel 1975 e andata in onda in Italia a partire dall’anno successivo. La serie, di ambientazione post apocalittica, dipinge uno scenario a dir poco allarmante, un virus altamente letale infatti sfugge al controllo degli scienziati (per via della rottura di una provetta) e si propaga tra gli esseri umani ad altissima velocità. Nel giro di relativo poco tempo un’epidemia mortale si diffonde in tutto il mondo lasciando in vita solo l’1 % della popolazione, i sopravvissuti! La riuscita sigla di testa del serial riassume in poche inquadrature l’antefatto: una provetta che si rompe e una epidemia che si innesca e si diffonde globalmente, come stanno a testimoniare gli aerei in volo e i timbri aeroportuali di varie nazioni.
La baronessa di Carini (sceneggiato a puntate di Daniele D’Anza – 1975)
(A Barunissa ri Carini di Gigi Proietti – versione originale)
L’amaro caso della baronessa di Carini è uno sceneggiato a puntate del 1975 diretto da Daniele D’Anza. La miniserie si ispira a una ballata popolare siciliana che narra di un delitto realmente avvenuto nel ‘500 a Carini, antico comune vicino Palermo, dove viveva Laura Lanza di Trabia, più nota come la baronessa di Carini. La nobildonna infatti fu costretta a sposare per volontà del padre, a soli quattordici anni, un potente nobile del posto. Vittima quindi di un matrimonio mal combinato Laura intrecciò, in età matura, una lunga relazione con Ludovico Vernagallo, cugino del marito e di rango inferiore. Secondo la tradizione i due furono sorpresi insieme dal padre di Laura che per il disonore li uccise, o li fece uccidere. Nella fiction i due amanti sono interpretati rispettivamente da Janet Agren e Ugo Pagliai. Splendida la ballata “A Barunissa ri Carini” cantata in siciliano da un giovane Gigi Proietti a chiusura di ogni puntata.
La famiglia Addams (serie televisiva statunitense – dal 1964)
(sigla di apertura della serie televisiva – versione originale)
La famiglia Addams è una delle serie televisive più originali e amate di sempre. La famiglia in questione è composta dal capofamiglia Gomez Addams (John Astin), sua moglie Morticia (Carolyn Jones) e i piccoli Mercoledì (Lisa Loring) e Pugsley (Ken Weatherwax). Oltre a loro ci sono poi lo zio Fester (Jackie Coogan), la pimpante nonnina (Blossom Rock), il maggiordomo Lurch (Ted Cassidy), un enorme ammasso di capelli chiamato cugino Itt e mano, una sorta di mano mozzata tuttofare. Gli Addams vivono in una grande e fatiscente villa in stile vittoriano, in realtà sono ricchi al punto da permettersi di poter vivere senza lavorare, dedicano cosi tutto il tempo a disposizione ai loro hobby a dir poco sinistri se non addirittura macabri. Tra le curiosità va detto che l’attore che interpretò lo zio Fester, Jackie Coogan, è stato una sorta di bambino prodigio del cinema muto famoso anche per aver interpretato Il Monello accanto a Charlie Chaplin.
L’altra domenica (varietà con Renzo Arbore – dal 1976)
(Fatti più in là de Le sorelle Bandiera – audio originale)
L’altra domenica è un programma di culto ideato e condotto da Renzo Arbore e andato in onda dal ‘76 al ‘79 tutte le domeniche pomeriggio a partire dalle 13:30. La trasmissione nacque con l’intento di rendere più dinamico il pomeriggio sportivo degli italiani inserendo come cuscinetto, all’interno delle dirette sportive vere e proprie, momenti musicali e interviste a personaggi del mondo dello spettacolo. Col tempo il programma diede sempre più spazio alla comicità dissacrante e a personaggi esordienti poi divenuti famosi. Tra questi ricordiamo lo strampalato critico cinematografico con manie di persecuzione interpretato da un giovane Roberto Benigni, il “cugino americano” Andy Luotto, il “Mister Ramengo” di Mario Marenco, il GASAD (Gruppi A Sinistra dell’Altra Domenica) di Maurizio Nichetti e Guido Manuli ed altri ancora..
Lassie (serie televisiva statunitense – dal 1954)
(sigla di apertura – versione originale)
Lassie è una nota serie televisiva per ragazzi nata negli Stati Uniti negli anni ’50. In realtà Lassie, con le sue diciassette stagioni, è anche uno dei telefilm più longevi di sempre. La serie segue le avventure di un collie chiamato appunto Lassie, ed è ambientata in una fattoria nelle prime dieci stagioni, poi nella sede delle guardie forestali e infine, nelle ultime due stagioni, nuovamente in una fattoria. Inizialmente Lassie è compagna d’avventure di Jeff (Tommy Rettig), un orfano di guerra che vive con la madre (Jan Clayton) e il nonno (George Cleveland) a Calverton (località immaginaria degli Stati Uniti), per poi cambiare, nel corso del tempo, più volte padrone. Lassie è stata interpretata, nei vari episodi, da sei collies maschi, pur essendo nella finzione una femmina, questo perché, a quanto pare, i maschi essendo più grandi delle femmine rendono meglio in pellicola!
Le strade di San Francisco (serie televisiva statunitense – 1973)
(sigla di apertura – versione italiana)
Le strade di San Francisco è un telefilm poliziesco statunitense interamente girato tra il 1972 e il 1977. La serie è ambientata nella caratteristica città di San Francisco, in California, scenografia ideale per mirabolanti inseguimenti in auto. I protagonisti sono una coppia bene assortita di investigatori, il tenente Mike Stone, interpretato dal celebre caratterista Karl Malden, e l’ispettore Steve Keller, interpretato da un giovane attore allora ancora poco conosciuto di nome Michael Douglas. Il tenente Stone è un anziano poliziotto dal temperamento intuitivo venuto dalla gavetta, vedovo e con una figlia, mentre l’ispettore Keller ha un’indole più intellettuale e “politicamente corretta”, tanto è vero che al momento di uscire dalla serie il personaggio abbandonerà la polizia per dedicarsi all’insegnamento, lasciando così il posto a Richard Hatch nel ruolo di Dan Robbins.
Ma che sera (varietà con Raffaella Carrà – 1978)
(Tanti auguri di Raffaella Carrà – versione originale)
Ma che sera è un varietà televisivo del 1977 scritto da Gianni Boncompagni e Dino Verde e condotto dall’allora lanciatissima Raffaella Carrà. Lo show in realtà segnò proprio il ritorno della Carrà nella televisione italiana, dopo tre anni di tour e di successi in Europa e America Latina. Il programma aveva un taglio classico, da “sabato sera”, e ruotava tutto intorno alla sua conduttrice che, oltre a presentare i vari ospiti anche internazionali, ballava e cantava sulle coreografie di Gino Landi (coreografo e insieme regista). La famosa sigla iniziale dello show “Tanti auguri” interpretata sempre da Raffaella Carrà e girata all’interno del parco a tema Italia in miniatura di Rimini, divenne da subito un successo internazionale anche grazie alla celebre strofa “come è bello far l’amore da Trieste in giù”.
Mazzabubù (varietà con Gabriella Ferri – 1975)
(sigla di chiusura della trasmissione – versione originale)
Mazzabubù è un varietà andato in onda nel 1975 di sabato sera sulla rete 1 (l’attuale Rai Uno). Il programma era condotto da Gabriella Ferri insieme a personaggi come Pippo Franco, Enrico Montesano, Oreste Lionello e Gianfranco D’Angelo, per la regia di Antonello Falqui. Il motivo ispiratore di Mazzabubù era costituito dagli anni ‘50, che venivano rievocati attraverso canzoni, balletti e gag comiche messe in scena dai diversi conduttori insieme ai loro ospiti. Mazzabubù è stato anche uno dei primi programmi televisivi nazionali ad essere girato interamente a colori in via però sperimentale, visto che l’avvio ufficiale delle trasmissioni televisive a colori in Italia avvenne solo due anni più tardi (febbraio del 1977).
Michele Strogoff (sceneggiato a puntate di Jean-Pierre Decourt – 1975)
(sigla di apertura – versione originale)
Michele Strogoff è uno sceneggiato a puntate del 1975 ispirato all’omonimo romanzo di Jules Verne e diretto da Jean-Pierre Decourt. La trama è ambientata nella Russia degli zar (anno 1876) e Michele Strogoff (Raimund Harmstorf), valoroso capitano del corpo dei corrieri dello zar, ha ottenuto l’incarico importantissimo, dal sovrano in persona, di recapitare un messaggio segreto al granduca di Irkutsk, capitale della Siberia Orientale, a più di cinquemila chilometri di distanza da Mosca. Durante il lungo e difficile viaggio Michele Strogoff incontra Nadia Fedor (Lorenza Guerrieri), una bella ragazza lettone anch’ella in viaggio per Irkustk dove si trova suo padre, esiliato politico. Tra i due nasce l’amore ma purtroppo a rovinare i piani del nostro valoroso (e innamorato) capitano ci penseranno le orde tartare del crudele Feofar-Khan (József Madaras).
Mork & Mindy (situation comedy statunitense – 1978)
(Na-no na-no di Bruno D’Andrea – versione originale)
Mork & Mindy è una fortunata situation comedy americana con elementi fantascientifici andata in onda in Italia a partire dal 1979 su Rai Due. I protagonisti della serie televisiva sono Mindy McConnell (Pam Dawber), una graziosa ragazza di provincia che lavora in un negozio di strumenti musicali, e Mork (Robin Williams), un alieno umanoide arrivato sulla Terra dal pianeta Ork su una specie di astronave a forma di uovo. Mindy si convince che Mork, per la sua natura imprevedibile e decisamente originale, non potrebbe mai sopravvivere da solo in mezzo agli uomini, decide così di ospitarlo nella propria soffitta e d’introdurlo, poco per volta, agli usi e costumi umani. Inutile dire che le situazioni e i risultati che derivano da questo tentativo di inserimento, cosi come i rapporti di Mork con tutta una serie di personaggi di contorno della sitcom, sono esilaranti e al contempo ricchi di spunti ironici.
Orzowei (serie televisiva italo-tedesca – 1977)
(Orzowei degli Oliver Onions – versione originale)
Orzowei è una serie televisiva, ispirata all’omonimo romanzo di Alberto Manzi, andata in onda sulla Rete 1 (l’odierna Rai Uno) nel 1977. Il protagonista della storia è Isa (Peter Marshall), un ragazzo bianco abbandonato nella foresta del Sud Africa che viene accolto come un figlio da un vecchio guerriero e da una nutrice ambedue appartenenti all’etnia Swazi. A causa della sua pelle chiara però il giovane Isa non riesce a farsi accettare dai membri del villaggio che per schernirlo lo chiamano Orzowei, il “trovato”. Decide così di allontanarsi e riparare nella foresta dove viene accolto da una tribù di Boscimani, qui un altro anziano, Pao, invita il nostro giovane “uomo bianco” a conoscere i suoi simili e a comprenderne gli usi. Una volta però che Orzowei entrerà in contatto con i bianchi sarà trattato ancora peggio di come facevano i neri del primo villaggio.
Pepper Anderson (serie televisiva statunitense – 1974)
(sigla di apertura – versione italiana)
Pepper Anderson agente speciale è un telefilm statunitense del genere poliziesco trasmesso in prima visione da Rai Uno a partire dall’aprile ‘77. Pepper Anderson è il primo telefilm con una donna poliziotto come protagonista e il suo successo fu tale che ispirò altre produzioni successive come Charlie’s Angels e La donna bionica entrambi del 1976 (Pepper Anderson vide la luce due anni prima). L’agente Leann “Pepper” Anderson, specialista nell’infiltrarsi tra la criminalità usando ogni sorta di travestimento, è interpretato dalla brava e sensuale Angie Dickinson. Per tutte e quattro le stagioni del telefilm (dal 1974 al 1978) la Dickinson ebbe altrettante nomination ai Golden Globe concorrendo appunto come “miglior attrice”. Conquistò l’ambito riconoscimento nel 1975.
Pinocchio (sceneggiato a puntate di Luigi Comencini – 1972)
(sigle di apertura e di chiusura dello sceneggiato – versioni originali)
Le avventure di Pinocchio è uno sceneggiato a puntate diretto da Luigi Comencini dove si narrano le disavventure del famoso burattino nato dalla penna di Carlo Collodi. Il film, in cinque puntate, fu trasmesso per la prima volta nel 1972 sulla Rete 1 e godette da subito di grande successo di pubblico. Il cast della serie televisiva è di assoluto rilievo, ad interpretare Pinocchio bambino infatti è il piccolo (e bravissimo) Andrea Balestri, nel ruolo di Geppetto invece abbiamo un Nino Manfredi in grande spolvero, mentre le altre parti di rilievo dello sceneggiato sono interpretate rispettivamente da Gina Lollobrigida (Fata Turchina), Franco Franchi (il Gatto), Ciccio Ingrassia (la Volpe) e Vittorio De Sica (il giudice). Splendida e malinconica la colonna sonora del film composta da Fiorenzo Carpi.
Pippi Calzelunghe (serie televisiva svedese – 1970)
(sigla di apertura – versione italiana)
Pippi Calzelunghe è una serie tv svedese ispirata all’omonimo romanzo della scrittrice Astrid Lindgren e andata in onda per la prima volta in Italia sulla Rete 1 a cavallo tra il 1970 e il 1971. La protagonista bambina dei vari episodi si chiama in realtà “Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe” ed è la figlia di un pirata vedovo ed onesto di nome Efraim Calzelunghe, capitano della Saltamatta, una nave di corsari spesso in giro nei mari del sud. La storia ha inizio quando Pippi Calzelunghe va a vivere nella piccola città di Visby, sull’isola svedese di Gotland, all’interno di una grande e colorata villa che ha ereditato da lontani parenti. A fare compagnia a Pippi sono un cavallo bianco e nero chiamato Zietto e una scimmietta di nome Signor Nilsson. Gli altri protagonisti della storia sono i fratelli di Pippi, Tommy ed Annika, che abitano non troppo distante dalla nostra vivacissima ragazzina dai capelli rossi.
Portobello (varietà con Enzo Tortora – dal 1977)
(sigla di apertura della trasmissione – versione originale)
Portobello è un popolarissimo programma televisivo di Enzo Tortora andato in onda su Rai 2 dal 1977 al 1983. La trasmissione aveva il suo momento clou quando il concorrente di turno tentava di accaparrarsi un montepremi facendo pronunciare al pappagallo Portobello, mascotte del programma e star dei bambini, il suo nome. Il varietà ebbe un successo che andò al di là di ogni più rosea aspettativa e questo probabilmente era dovuto al fatto che, novità assoluta per la tv italiana di quegli anni, a parteciparvi erano persone assolutamente comuni, senza conoscenze o competenze particolari. Altro marchio di fabbrica di Portobello era la frase con la quale Tortora chiudeva le contrattazioni dei concorrenti (Big Ben ha detto stop!) e la seguitissima rubrica sentimentale “Fiori d’arancio”.
Rin Tin Tin (serie televisiva statunitense – dal 1954)
(sigla di apertura – versione originale)
Le avventure di Rin Tin Tin è una serie tv statunitense prodotta negli anni ’50 e replicata in Italia con un ottimo riscontro di pubblico (soprattutto di giovani e giovanissimi) lungo tutti gli anni ’70. Il protagonista del telefilm è Rusty (Lee Aaker), un bambino divenuto orfano durante una incursione indiana e salvato dai soldati di una postazione di cavalleria di stanza a “Forte Apache”. Rusty in realtà ha anche un compagno di giochi molto particolare, Rin Tin Tin, uno splendido esemplare di pastore tedesco protagonista, insieme al suo vivace padroncino, di innumerevoli avventure con sullo sfondo il vecchio West. Rusty e Rin Tin Tin infatti, dovranno, di puntata in puntata, confrontarsi con “cattivi” di ogni sorta siano essi indiani o pistoleri..
Sandokan (sceneggiato televisivo di Sergio Sollima – 1976)
(colonna sonora degli Oliver Onions – versione originale)
Sandokan è uno sceneggiato televisivo a puntate del 1976 diretto da Sergio Sollima e ispirato ai romanzi d’avventura “Le Tigri di Mompracem” e “I pirati della Malesia” entrambi del celebre scrittore Emilio Salgari. La serie ebbe un successo a dir poco clamoroso tanto da diventare, nel corso del tempo, una vera e propria pietra miliare della televisione italiana. La storia ha come protagonista un pirata gentiluomo dal forte carisma che combatte eroicamente contro il colonialismo britannico, Sandokan appunto, interpretato dall’affascinante attore indiano Kabir Bedi. Al fianco di Sandokan ci sono poi la bella Marianna (Emanuela Fallini) e il fido Yanez de Gomera (Giuseppe Rinaldi). A contribuire al successo della fiction è stata probabilmente anche la fortunatissima e riuscita colonna sonora composta dagli Oliver Onions, un gruppo musicale italiano formato dai fratelli Guido e Maurizio De Angelis.
Spazio 1999 (serie televisiva statunitense – 1973)
(sigla di apertura – versione originale)
Spazio 1999 è una serie tv italo-britannica di fantascienza e dalla vena “catastrofista” prodotta a partire dal 1975. La storia ha inizio quando John Koenig (Martin Landau) assume il comando della base lunare Alpha, un’installazione scientifica permanente dove si prepara un’importante missione esplorativa. Sempre sulla Luna però un deposito di scorie nucleari genera un potentissimo campo magnetico che a sua volta innesca un’esplosione di straordinaria violenza, l’energia sviluppata è tale da provocare l’uscita della Luna dall’orbita terrestre. Il satellite inizia così a vagabondare nel cosmo e in questa sua deriva trascina con se tutto l’equipaggio della base che finirà, suo malgrado, con l’entrare in contatto con civiltà aliene e forme di vita insolite.
Spectreman (serie televisiva giapponese – 1971)
(sigla di apertura – versione originale)
Spectreman (1971) è una serie giapponese del tipo fantascienza che ha per protagonista l’omonimo supereroe. La storia è ambientata nella città di Tokyo alle prese con il terribile problema dell’inquinamento. Stragor, un uomo scimmia giunto da un lontano pianeta, è il cattivo di turno che vuole impadronirsi della Terra con l’utilizzo degli agenti inquinanti e di mostri giganteschi. Per fortuna a sollevare le sorti dell’umanità ci pensa George Kandor (Tetsuo Narikawa), giovane giornalista che indaga sui fenomeni legati all’inquinamento e che, all’occorrenza, può trasformarsi in Spectreman, un potente cyborg color oro che può assumere dimensioni diverse, sia umane che ciclopiche, a secondo dell’evenienza.
Tilt (varietà con Stefania Rotolo – 1979)
(Cocktail d’amore di Stefania Rotolo – versione originale)
Tilt è un varietà di intrattenimento trasmesso su Rai Uno nel 1979 e condotto da Stefania Rotolo coadiuvata da Gianfranco D’Angelo e dal ballerino Enzo Paolo Turchi. Lo show, diretto da Valeriu Lazarov, è ambientato in una discoteca immaginaria e ricalca, più o meno da vicino, la formula di Piccolo Slam, un altro programma che solo due anni prima aveva dato una certa notorietà alla Rotolo. In realtà Tilt, rispetto a Piccolo Slam, è una trasmissione più ricca sia dal punto di vista delle scenografie, dei costumi, dei balletti cosi come dei vari ospiti musicali. Ottimo successo lo ottennero anche le tre sigle del programma, tutte e tre interpretate dalla stessa Rotolo, da Disco Tic (sigla di apertura) a Marameo (infrasigla per lo spazio dedicato ai più piccoli) fino a Cocktail d’amore (sigla di chiusura).
Tre nipoti e un maggiordomo (situation comedy statunitense – dal 1966)
(sigla di apertura – versione originale)
Tre nipoti e un maggiordomo è una sitcom statunitense andata in onda su Rai Uno a partire dal 1976. La serie è ambientata in un lussuoso appartamento di Manhattan (New York) dove, il proprietario, un ingegnere scapolo di nome Bill Davis, chiamato affettuosamente zio Bill (Brian Keith), deve prendersi cura dei tre nipotini rimasti orfani dopo la morte di suo fratello a causa di un incidente automobilistico. I tre ragazzi sono la quindicenne Cissy (Kathy Garver) e i due piccoli gemelli Jody (Johnny Whitaker) e Buffy (Anissa Jones). Ad aiutare il caro zio Bill ci penserà un maggiordomo tuttofare chiamato signor French (Sebastian Cabot) che condivide con il padrone di casa la responsabilità dei tre giovani “ospiti”.
Zorro (serie televisiva della Walt Disney – dal 1957)
(sigla di apertura – versione italiana)
Zorro è una famosa serie televisiva prodotta dalla Walt Disney e andata in onda a più riprese, sulle reti nazionali, dalla seconda metà degli anni ’60 fino alla fine dei ’70. La storia di Zorro è ambientata nel 1800 ed ha per protagonista don Diego de la Vega (Guy Williams) un giovane nobile che combatte a favore della povera gente contro l’ingiustizia e la tirannia dei governanti della sua città, Los Angeles (all’epoca sotto il dominio spagnolo). In caso di necessità infatti don Diego si trasforma nell’eroico giustiziere mascherato che con la sua spada, e l’inconfondibile firma a forma di “Z”, riesce ad avere la meglio su gli uomini di un cinico ufficiale spagnolo che maltratta tanto i nobili quanto i soldati e i peones. Zorro è stato il primo eroe mascherato ad apparire in un racconto d’avventura americano tanto da diventare fonte d’ispirazione per altri supereroi a stelle e strisce tra cui il celebre Batman.