A partire dai primi anni ’80 tra gli italiani si diffonde una nuova disciplina, lo zapping, il saltare cioè continuamente da un canale televisivo all’altro in modo tale da vedere in contemporanea dieci programmi TV e non seguirne realmente nessuno. Questo nuovo “sport” nazionale aveva, ed ha tutt’oggi, uno strumento principe, il telecomando TV, una sorta di scatoletta magica completa di numeri e simboletti per lo più incomprensibili che riusciva ad adempiere ad una duplice funzione: da un lato ti permetteva di cambiare canale televisivo senza alzarti dalla poltrona e dall’altro ti liberava dai fastidiosi spot pubblicitari che, proprio a partire dagli anni ’80, iniziavano a martellare i poveri e inerti telespettatori (quando arrivava la pubblicità infatti lo zappista professionista passava immediatamente ad altro canale televisivo)..