Negli anni ’70 Roma e l’Italia intera erano ormai uscite definitivamente da quel periodo di forte e costante crescita economica noto come “boom”. Il paese rimaneva comunque una “economia di mercato” con una certa vocazione al consumismo e questo lo si vedeva anche semplicemente girando per le strade dove era un proliferare di cartelloni pubblicitari, oppure accendendo la tv dove si incrociavano di continuo spot e caroselli. In realtà sono proprio quest’ultimi, i caroselli, ad essere entrati nell’immaginario collettivo della gente tanto da venir considerati un tratto distintivo di quell’epoca. Il Carosello, molto amato dai bambini, consisteva in una serie di filmati, per lo più sketch comici e animazioni, seguiti da messaggi pubblicitari. Andava in onda dalle 20:50 alle 21:00 sulla rete principale ed aveva un format cosi ben congegnato che funzionò in modo impeccabile per circa vent’anni (dal ’57 al ‘76). Nel carosello infatti la trama dello sketch doveva essere estranea al prodotto pubblicizzato mentre, la réclame vera e propria, aveva una durata in secondi e un numero di citazioni (del nome del prodotto) prestabilite.
Acqua Recoaro (Capitan Trinchetto – dal 1965)
(carosello – versione originale)
Capitan Trinchetto, un simpatico marinaio che racconta le sue fantastiche (e spesso molto fantasiose) avventure per i sette mari, è il protagonista di un famoso carosello nato per pubblicizzare l’acqua minerale delle Terme di Recoaro. I suoi racconti sono spesso “esagerati” al punto che, ad ogni episodio, interviene una voce fuori campo che invita il nostro marinaio a ridimensionare le sue storie con la celebre frase “Cala Trinchetto”. Capitan Trinchetto fa la sua prima apparizione nel 1965 e le sue avventure verranno trasmesse fino ai primissimi anni ‘70. Gli autori sono i fratelli Gino e Roberto Gavioli.
Amaro Ramazzotti (Johnny Dorelli – 1979)
(Spot televisivo – versione originale)
L’Amaro Ramazzotti, uno tra i liquori alle erbe più popolari ed apprezzati dagli italiani degli anni settanta sceglie, nel 1979, come suo testimonial, uno degli attori più amati dal pubblico televisivo di quell’epoca, Johnny Dorelli (Meda, 20 febbraio 1937). Nasce così uno spot dove il protagonista, Dorelli appunto, appena terminata una cena tra amici con l’immancabile “amaro” invita, prima gli stessi amici e poi gli italiani tutti, ad uscire di casa per andare a divertirsi. Per questo suo invito ad uscire la sera Johnny Dorelli utilizza la famosa frase “come si fa a non uscire.. come si fa? fuori è tutta un’altra cosa”. Lo spot pubblicitario porta la firma di Sandra Mazzucchelli e Luis Ciccognani.
Bagnoschiuma Vidal (cavallo bianco – dal 1966)
(Spot televisivo – versione originale)
Nato a metà degli anni ’60 e andato in onda fino ai primissimi anni ’80, la celebre pubblicità del Bagnoschiuma Pino Silvestre Vidal è uno tra gli spot con per protagonista un animale più celebri in assoluto. In questo caso al centro dell’attenzione è uno splendido cavallo bianco e la sua agile ed elegante galoppata, il tutto con per sottofondo musicale una azzeccata colonna sonora dal timbro “western”. Il regista della pubblicità è Vieri Bigazzi, il bimbo che compare è invece Luca Bigazzi, divenuto poi un celebre direttore della fotografia, mentre la donna dello spot è la modella Donatella Brandoli. A vestire infine i panni del mitico cavallo bianco saranno, nel corso del tempo, tre purosangue: Paco, Estribo e Cardinero.
Caffè Paulista Lavazza (Carmencita e il Caballero – dal 1965)
(carosello – versione originale)
Carmencita e il Caballero Misterioso è un riuscitissimo carosello animato creato dal famoso pubblicitario Armando Testa nel 1965 e andato in onda in tv fino al 1973 per reclamizzare il Caffè Paulista Lavazza. La storia ha per protagonista il Caballero Misterioso, un abile pistolero che si muove “nella pampa sconfinata ” in cerca della sua bellissima Carmencita, la quale però gli preferisce un altro uomo, un certo Paulista. Solo alla fine del carosello il Caballero Misterioso potrà rivelare finalmente la sua vera identità trasformandosi appunto in Paulista. Caballero: Bambina, sei già mia. Chiudi il gas e vieni via.. Carmencita: Pazzo! L’uomo che amo è un uomo molto in vista. E’ forte, è bruno e ha il baffo che conquista. Caballero: Bambina, quell’uom son mì… oh yeh yeh yeh! Carmencita: Paulista! Amore mio.. Coro: caffè caffè, caffè Paulista!
Carne Montana (Gringo – dal 1966)
(carosello – versione originale)
Gringo è uno dei più felici e popolari “caroselli western” andati in onda a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 per la gioia dei più piccoli. Lo spot, creato per pubblicizzare la Carne Montana, nasce infatti nel 1966 dall’immaginazione dei fratelli Roberto e Gino Gavioli e viene trasmesso in tv per dieci anni. La storia, vagamente ispirata ai spaghetti western di Sergio Leone, ha come protagonista Gringo, interpretato dall’attore Roberto Tobino che, con tanto di poncho e sigaro in bocca, ricorda quasi un “Eastwood da Carosello”. Gli altri protagonisti di “Gringo” sono la bella Dolly e il cattivo Black Jack. Famosa di questo spot è la sua rima iniziale “Quassù nel Montana tra mandrie e cowboy c’è sempre qualcuno di troppo tra noi” cosi come la colonna sonora di Don Robertson e Hal Blair.
Cedrata Tassoni (Mina – 1973)
(carosello – versione originale)
Negli anni settanta la Cedrata Tassoni, bevanda analcolica molto in voga a quell’epoca, sceglie come suo testimonial d’eccezione niente di meno che Mina (Mina Anna Mazzini, Busto Arsizio, 25 marzo 1940). Tra la celebre cantante e la popolare bevanda si stringe un sodalizio commerciale che durerà circa dieci anni, Mina infatti è protagonista di diversi spot nei quali interpreta grandi successi tra cui “Grande grande grande”, “Fate piano”, “E penso a te”, “Non gioco più”, cambiando, di filmato in filmato, sia il look che la location. In questo carosello del 1973 Mina canta “Fate piano” tra le limonaie e le sponde del Lago di Garda. Celebre, sempre di questo carosello, è anche il motto “in famiglia, soli o con gli amici festeggiate la sete con Cedrata Tassoni e.. la sete passa dolcemente”.
Cera Grey (Evaristo e Casimiro – Franco e Ciccio – dal 1967)
(carosello – dal 1967)
A partire dal ‘67 e fino alla prima metà degli anni ’70 la popolare (all’epoca) cera Gray affida tutte le sue pubblicità al duo comico più in voga di quel tempo, Franco e Ciccio (Franco Franchi e Ciccio Ingrassia). La famosa accoppiata di comici palermitani infatti girerà, per la cera Grey, tutta una serie di caroselli con le storielle di “Evaristo e Casimiro”. Evaristo (Ciccio Ingrassia) è un inventore bizzarro e un po’ strampalato mentre Casimiro (Franco Franchi) è il suo assistente pasticcione, infine c’è Calogero, un robot tutto-fare che spesso e volentieri deve anche dare qualche sculacciata al povero Casimiro per tutti i guai che combina. Al termine di ogni carosello l’onnipresente fanalino recita così: Malgrado tutto hai sempre una buona cera!!! Ottima direi.. è cera Grey!
Confetto Falqui (Ric e Gian – dal 1969)
(carosello – versione originale)
Il confetto Falqui (basta la parola), un confetto lassativo masticabile prodotto dalla omonima azienda farmaceutica milanese famosa anche per le Palline Zigulì, è stato uno dei “medicinali da banco” tra i più popolari e reclamizzati di tutti gli anni ’60 e ’70. In realtà già sul finire degli anni ’50 il confetto Falqui divenne famoso tra il grande pubblico per via degli sketch pubblicitari del bravo Tino Scotti (Milano, 16 novembre 1905 – Tarquinia, 16 ottobre 1984). Dopo Tino Scotti invece i caroselli del confetto lassativo furono affidati all’affiata coppia comica Ric e Gian (Riccardo Miniggio – Torino, 31 dicembre 1935 – Gian Fabio Bosco Firenze, 30 luglio 1936 – Lavagna, 14 febbraio 2010) che mise in scena diversi siparietti con, al centro, proprio le loro piccole e continue “diatribe”.
De Rica (Gatto Silvestro e Titti – dal 1967)
(carosello – versione originale)
A partire dal 1967 De Rica, celebre marca produttrice di pomodori pelati, confetture, conserve, fagioli e piselli in scatola, diventa protagonista di Carosello. Grazie ad un accordo con la Warner Bros infatti, il noto marchio alimentare da vita a tutta una serie di spot con per protagonisti Gatto Silvestro e il canarino Titti. Le storielle si rifanno ovviamente alle famosissime serie animate dove Titti è perennemente inseguito in vano da Gatto Silvestro. Negli spot tutti gli inseguimenti si concludono sempre con un Silvestro armato di scopa costretto a fermarsi quando Titti si appoggia su un prodotto De Rica, esclamando: Oh no! Su De Rica non si può! I caroselli De Rica con Gatto Silvestro e Titti sono andati in onda ininterrottamente fino al 1976.
Detersivo Ava (Calimero – dal 1965)
(carosello – versione originale)
A partire dal 1965 la Mira Lanza, storica azienda italiana che aveva tra i suoi prodotti più famosi Ava (detersivo per il bucato a mano e in lavatrice) crea, proprio per reclamizzare quest’ultimo, Calimero, uno dei personaggi di Carosello, uscito dalla matita di Carlo Peroni, più popolari in assoluto. Calimero è un piccolo pulcino che, un brutto giorno, cade nella fuliggine si sporca, diventa nero e non viene più riconosciuto dalla madre. Inizia così il suo vagabondare fatto di piccole disavventure che si concludono solo quando Calimero incontra la bella lavandaia che esclama: siamo alle solite Calimero, tu non sei nero sei solo sporco! E Calimero, una volta lavato e tornato bianco, risponde: Uhh.. Ava come lava!!!!
Don Bairo (Cimabue – dal 1972)
(carosello – dal 1972)
Dom Bairo è uno storico amaro italiano a base di vino aromatizzato alle erbe molto apprezzato negli anni ’70 e ormai fuori produzione da tempo. L’amaro fu pubblicizzato, dal 1972 al 1976, da una nota serie di caroselli, Le avventure di Cimabue, realizzati graficamente da Paolo Piffarerio per la Gamma Film. Il protagonista delle animazioni era uno sfortunato fraticello di nome appunto Cimabue che veniva costantemente canzonato dai suoi confratelli ogni volta (sempre praticamente) commetteva qualche sciocchezza. Celebre è il ritornello con il quale i fraticelli canzonavano il povero Cimabue “Cimabue, Cimabue, fai una cosa, ne sbagli due” così come altrettanto famosa divenne la sua risposta “Ma che cagnara, sbagliando si impara!”
Fernet Brancamenta (cubo di ghiaccio – 1971)
(Spot televisivo – versione originale)
Il Brancamenta è un popolare liquore alle erbe uscito nel 1965 dagli stabilimenti della azienda milanese Fratelli Branca Distillerie. In realtà il Brancamenta è una versione aromatizzata con menta del Fernet Branca, l’amaro di punta dell’azienda. A partire dal 1971 il Brancamenta viene reclamizzato con la riuscita e famosa pubblicità del bicchiere scolpito nel ghiaccio, nello sketch infatti si vedono delle mani che, armate di martello e scalpello, ricavano da un blocchetto di ghiaccio un vero e proprio “bicchiere” che alla fine verrà riempito di liquore. A sostegno delle immagini troviamo una sensuale colonna sonora e l’efficace motto: Brrr… Brancamenta.
Fiesta Snack (Il gigante amico – Ricchi & Poveri – 1975)
(carosello – versione originale)
Fiesta è una merendina prodotta dalla Ferrero realizzata con pan di spagna leggermente imbevuto di liquore curaçao aromatizzato con scorze di arancia e rivestito da uno strato di cacao. Il famosissimo snack è stato pubblicizzato in modo “martellante” a partire dal 1975 quando uscì il noto carosello, molto popolare tra i bambini dell’epoca, con “Il gigante amico” e il gruppo dei Ricchi e Poveri (Franco Gatti, Angela Brambati, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu) a chiudere la réclame. In realtà Fiesta si è fatta valere in campo “pubblicitario” anche nelle decadi successive con vari spot tormentone famosi per i loro jingle come “Fiesta ti tenta tre volte tanto”, “Nutre con piacere” e, in anni più recenti, “Non ci vedo più dalla fame”.
Formaggino Milione Invernizzi (Mucca Carolina – dal 1965)
(carosello – versione originale)
I Formaggini Milione Invernizzi alla panna sono stati, tra gli anni ’60 e i primi anni ’70, tra i formaggini più amati tra i bambini dell’epoca. Il segreto del loro successo in realtà lo si doveva in buona parte anche alla riuscita campagna pubblicitaria, creata dalla stessa Invernizzi, a sostegno del prodotto. Il “testimonial” dei Formaggini Milione era la famosa Mucca Carolina che, oltre a dominare i caroselli per anni (fino al 1976), vantava tutta una serie di strategie di marketing estremamente efficaci. Raccogliendo le etichette dei formaggini infatti i bambini potevano vincere una versione gonfiabile della amata mucca (alta circa 40 cm) oppure, una volta in vacanza in Versilia piuttosto che sulla Riviera Adriatica, potevano vedere piovere dal cielo tante Mucche Caroline lanciate direttamente dagli elicotteri della Invernizzi.
Formaggino Mio (Braccobaldo – dal 1966)
(carosello – versione originale)
Chi è stato bambino negli anni ’70 non può non ricordarsene, almeno una volta infatti la mamma gli avrà propinato in qualche modo (spalmato sul pane o sciolto nella minestrina) il mitico Formaggino Mio. Così come è stato per il suo diretto concorrente, il Formaggino Invernizzi, anche il Formaggino Mio conquistò il mercato, soprattutto negli anni ’60 e ’70, grazie a campagne di marketing estremamente efficaci. I vari caroselli del Formaggino Mio infatti avevano per protagonista Braccobaldo, un personaggio a cartoni animati di Hanna-Barbera molto amato dai più piccoli. Altrettanto vincente si rivelò la scelta, da parte della Locatelli, di inserire nelle confezioni dei formaggini delle immagini a rilievo (complete di piedistallo) di Braccobaldo e i suoi amici, immaginette che i bambini adoravano collezionare.
Girmi (I Pronipoti – dal 1967)
Lagostina (La Linea – dal 1969)
(carosello – versione originale)
Nel 1969 l’ingegner Emilio Lagostina, proprietario dell’omonima azienda produttrice di pentole a pressione e utensili da cucina, si imbatte quasi per caso in una originale striscia animata creata dal disegnatore Osvaldo Cavandoli e se ne innamora subito. Il “colpo di fulmine” è tale che l’ingegnere decide di voler fare di quel geniale “cartoon minimalista” il protagonista di tutta una serie di nuovi caroselli Lagostina. L’animazione in questione è La Linea, un omino borbottante e dal naso grosso che percorre una linea virtualmente infinita e di cui è anch’esso parte integrante. Il nostro personaggio incontra nel suo cammino numerosi ostacoli e spesso si rivolge al disegnatore, in un linguaggio tutto suo e praticamente incomprensibile, affinché gli disegni la soluzione ai suoi problemi.
Lievito Bertolini (Le avventure di Maria Rosa – dal 1970)
(carosello – versione originale)
Nel 1970 la Bertolini, azienda dolciaria torinese che si impose sul mercato grazie all’invenzione della bustina monodose di lievito pronto all’uso, il Lievito Bertolini, lancia tutta una serie di nuovi caroselli che ebbero un grande successo. Il protagonista, o meglio la protagonista degli spot è Mariarosa, una bambina buona e dall’aspetto semplice e genuino cosi come sono le torte che prepara ai suoi amici per premiarli ogniqualvolta compiono una buona azione. Le storielle di Mariarosa sono accompagnate da una canzoncina che meglio non poteva riuscire. Il successo del carosello fu tale che Mariarosa è rimasta, per la marca Bertolini, praticamente l’unico “testimonial” tanto da essere utilizzata oltre che nelle pubblicità anche nei famosi ricettari e calendari.
Liquore Strega (Ragazza che schiocca le dita – dal 1975)
(Spot televisivo – versione originale)
Il Liquore Strega, famoso digestivo alle erbe dal caratteristico colore giallo, nasce nel 1860 dalla distilleria Strega Alberti di Benevento. Il nome “strega” fu scelto per ricordare una leggenda longobarda che vedeva la città campana come il ritrovo ufficiale di tutte le streghe del mondo. Lo Strega si affermò negli anni ’70 come uno dei liquori più popolari anche grazie a campagne pubblicitarie indovinate e a testimonial d’eccezione, primo fra tutti Walter Chiari che per il noto digestivo girò una serie di caroselli. In quest’altra efficace pubblicità invece, sempre degli anni ’70, un sottofondo musicale vagamente “psichedelico” accompagna i movimenti sensuali di una ragazza mentre il fanalino recita “Il primo sorso affascina, il secondo.. strega!”.
Mira Lanza (Corrado e l’Olandesina – dal 1975)
(Spot televisivo – versione originale)
La Mira Lanza (o Miralanza) è una storica azienda italiana specializzata in detersivi, tra i suoi prodotti più noti ricordiamo Ava (detersivo per il bucato a mano e in lavatrice), Lip (detersivo per la lana e i capi delicati) e Calinda (detersivo per superfici dure). La Mira Lanza si è sempre contraddistinta, nel corso della sua storia, per le efficaci campagne promozionali e di marketing. Famose ad esempio erano le figurine presenti sugli involucri dei prodotti, ognuna delle quali aveva un valore in punti direttamente proporzionale alle dimensioni della confezione del prodotto acquistato. Tra i spot Mira Lanza più noti c’è senz’altro quello con Corrado del 1975, dove il noto presentatore saluta dalla finestra l’Olandesina, un personaggio animato, popolarissimo tra i bambini, che vola su una specie di piccola mongolfiera a forma di bolla di sapone.
Moka Bialetti (Omino con i baffi – dal 1952)
(carosello – versione originale)
Fondata nel 1933 da Alfonso Bialetti, l’omonima azienda produttrice della famosissima moka, è uno dei marchi del “made in Italy” più famosi al mondo. Il successo della Bialetti è dovuto, oltre ovviamente alla qualità del prodotto, anche a riuscite campagne pubblicitarie che hanno avuto, sin dai primi anni ’50, praticamente un unico protagonista, l’Omino con i baffi. Il simpatico omino è stato creato nel 1952 dal pubblicitario Paul Campani ed era una caricatura dello stesso Alfonso Bialetti. Nei vari caroselli, che si sono succeduti fino al 1976, l’omino coi baffi appariva tranquillo e flemmatico per poi lanciarsi in bizzarre imprese con il motto “sembra facile, però..”. Particolarmente originale fu anche l’idea di disegnare, al posto della bocca dell’omino, la forma delle lettere che pronunciava.
Nesqik Nestlé (mamma con tre bambini – dal 1979)
(Spot televisivo – versione originale)
Nesquik, la famosa polvere al gusto di cioccolato da sciogliere nel latte, è un prodotto Nestlé (multinazionale svizzera del settore alimentare). A caratterizzare il Nesquik, nel corso della sua lunga storia, è stato certamente anche l’ottimo packaging, con la tipica confezione gialla a “righine” facilmente rintracciabile sugli scaffali dei supermercati. In Italia il Nesquik è stato pubblicizzato, soprattutto a partire dalla fine degli anni ’70, con diversi spot con per protagonisti dei ragazzi immersi nel loro ambiente familiare. In questo classico video ad esempio una mamma ci illustra tutta una serie di caratteristiche del Nesquik fino a quando non arrivano i bambini e il famoso ritornello “Un, due e tre, col sapor di cioccolato rende il latte prelibato”.
Olio extravergine Carapelli (posate animate – dal 1968)
(carosello – versione originale)
La Carapelli è una storica azienda fondata nel lontano 1893 a Montevarchi, in provincia di Arezzo, da Costantino Carapelli. La ditta, specializzata nel settore della produzione di olio d’oliva, ha sempre avuto una certa attenzione nel curare la propria immagine aziendale. Dal logo “Carapelli” alle etichette delle bottiglie, dai manifesti pubblicitari agli spot promozionali, nulla in casa Carapelli viene lasciato al caso, come del resto stanno a testimoniare anche i diversi caroselli andati in onda a partire dal 1968 fino alla prima metà degli anni settanta. Nella serie “Il galateo dei ragazzi” ad esempio, diversi oggetti animati, tra cui forchette, coltelli e cucchiai, danno vita a delle storielle sempre differenti con per sottofondo musicale il famoso jingle “piva piva l’olio d’oliva”..
Calze Omsa (Don Lurio – gemelle Kessler – dal 1962)
(carosello – versione originale)
La Omsa, una delle più note aziende italiane specializzate nella produzione di calze femminili, ebbe il suo momento di maggior successo tra gli anni ’70 e ’80. In realtà l’azienda lombarda iniziò ad avere successo già dai primissimi anni ’60 anche grazie ad una serie di riuscite campagne promozionali che ruotavano tutte intorno ai famosi caroselli con tanto di motto “Omsa che gambe”. I caroselli Omsa, andati in onda fino ai primi anni ’70, potevano vantare non a caso dei testimonial d’eccezione come il ballerino, coreografo e conduttore televisivo Don Lurio (Donald Benjamin Lurio) e le gemelle Kessler (Alice ed Ellen Kessler), duo artistico tedesco molto in voga tra il pubblico televisivo dell’epoca.
Pasta del Capitano (Carlo Dapporto – Georgia Moll – 1974)
(carosello – versione originale)
Pasta del Capitano è un famoso dentifricio prodotto dall’azienda milanese Farmaceutici Dott. Ciccarelli, azienda fondata nel lontano 1905 dal dottor Clemente Ciccarelli. La formula del dentifricio fu inventata in prima persona proprio dallo stesso dottor Ciccarelli tanto è vero che è sempre lui l’uomo del ritratto che compare sulle confezioni di “Pasta del Capitano”. A partire dal 1963 la pubblicità televisiva del marchio fu affidata a una fortunata serie di caroselli che avevano come protagonista Agostino il cameriere, interpretato dall’attore Carlo Dapporto. Ad affiancare il simpatico Agostino, spesso intento a raccontar barzellette, c’era un’attrice di bella presenza e dal sorriso smagliante, Georgia Moll, la quale non si stancava mai di tessere le lodi, a fine réclame, del suo dentifricio preferito!
Pavesini (Topo Gigio – dal 1963)
(carosello – versione originale)
I Pavesini sono una nota marca di biscotti prodotti dalla Pavesi sin dal 1948. Dagli anni ’50 in poi la promozione dei Pavesini si è sempre concentrata sulla leggerezza del prodotto, leggerezza che il pubblicitario Erberto Carboni sintetizzò nel celebre slogan “È sempre l’ora dei Pavesini”. A partire dal 1963, e per tutta l’epoca di “Carosello”, testimonial dei Pavesini fu un certo Topo Gigio, pupazzo animato dalle grandi orecchie e dalla simpatica voce “nasale” creato nel ’59 da Maria Perego e diventato, nel giro di pochi anni, una star della televisione amata soprattutto dai bambini. Topo Gigio era solito concludere i caroselli Pavesi canticchiando la canzoncina “Ho comprato i Pavesini e son contento, ho comprato Pavesini e me ne vanto, me ne mangio un pacchettin di quei buoni biscottin e mi tengo su, su, su, con i Pavesin”.
Philco (Pianeta Papalla – dal 1966)
(carosello – versione originale)
Philco è un’azienda statunitense produttrice di elettrodomestici che, tra gli anni ’60 e ’70, investì non poche risorse qui in Italia per conquistare nuove fette di mercato. La pubblicità più celebre dell’azienda è stata probabilmente quella del Pianeta Papalla, un carosello, realizzato alla regola d’arte, andato in onda tra il 1966 e il 1972. Il carosello fu affidato alla nota agenzia pubblicitaria Armando Testa e raccontava di un pianeta dove gli abitanti erano tutti belli tondi, dove il cibo cresceva direttamente sugli alberi e le donne trovavano la propria anima gemella grazie ad un sofisticato macchinario. Il Pianeta Papalla fu realizzato in “stop motion”, tecnica a metà strada tra cinema e animazione che consisteva in una serie di fotografie montate in sequenza (25 fotogrammi al secondo) che finivano col ricreare l’illusione del movimento.
Lines Pannolini (Pippo l’ippopotamo – dal 1970)
(carosello – versione originale)
La Lines è un marchio noto per la produzione di assorbenti per l’igiene intima femminile che, tra gli anni ’70 e ’90, produsse anche pannolini per bambini. I famosi (all’epoca) Pannolini Lines avevano come storico testimonial l’ippopotamo Pippo, un grosso pachiderma di colore azzurro creato dall’agenzia pubblicitaria Armando Testa e diventato, nel corso degli anni ‘70, una delle icone pubblicitarie più note e riconoscibili. In realtà di ippopotami Pippo ne furono costruiti diversi, il primo, realizzato in poliuretano espanso dall’artista Piero Gilardi fu scartato perché troppo pesante, il secondo modello, utilizzato in molti caroselli, era invece più leggero ed “animato” dall’interno da due giovani dipendenti della stessa agenzia Testa, infine arrivò la versione Pippo anni ’80 per mano di Silvio Conti e Danzero, scenografi della Delta Film.
Pirelli i Supermolleggiati (Adriano Celentano – dal 1978)
(Spot televisivo – versione originale)
La Pirelli, storica azienda italiana attiva da sempre nel settore automobilistico come produttore di pneumatici, per un certo periodo della sua lunga storia si mise a produrre anche materassi in gommapiuma. Per lanciare il suo prodotto l’azienda milanese ebbe la bella idea di chiamare come testimonial Adriano Celentano, fu così che nacque lo spot dove il “supermolleggiato” per eccellenza sponsorizza i nuovi materassi Pirelli. Nella pubblicità infatti si vede un Adriano Celentano in versione cartoon canticchiare una “Azzurro” riadattata nel testo quanto basta per creare un’analogia tra il “supermolleggiato” Celentano e il “supermolleggiato” materasso Pirelli. Non a caso lo spot termina con una voce fuori campo che recita “materassi Pirelli, i supermolleggiati”.
Premium Saiwa (Ninetto Davoli – dal 1972)
(carosello – versione originale)
La Saiwa, noto marchio genovese specializzato nella produzione di biscotti, cracker e patatine sceglie, nel 1972, per pubblicizzare la sua nuova linea di cracker, Ninetto Davoli (Giovanni Davoli, San Pietro a Maida, 11 ottobre 1948), attore cresciuto nella baraccopoli di Borghetto Prenestino e scoperto da Pier Paolo Pasolini che lo volle, nel 1966, come coprotagonista, al fianco di Totò, nel film “Uccellacci e uccellini”. Per “Premium Saiwa” Ninetto Davoli interpreta una famosa serie di caroselli chiamata “Le canzoni alla Gigetto” dove un garzone di panetteria, Gigetto appunto, gira all’alba per Roma zigzagando con la sua bicicletta da lavoro e cantando a squarciagola, in perfetto dialetto romanesco, alcune note canzoni dell’epoca.