Signor tenente è una efficace canzone dal testo “impegnato” scritta e cantata da Giorgio Faletti (Asti, 25 novembre 1950 – Torino, 4 luglio 2014). Il brano è stato presentato al Festival di Sanremo del 1994 dove conquista il secondo posto e vince il Premio della Critica. Nella canzone, nonostante sia uscita appunto solo nel ‘94, sono chiari i riferimenti alle stragi di mafia di Capacie di via D’Amelio avvenute pochi anni prima. “Signor tenente” vuole essere una denuncia delle condizioni lavorative delle forze dell’ordine (in particolare del corpo dei carabinieri) in un periodo in cui era ancora viva l’eco dei terribili fatti di sangue. La canzone si caratterizza per l’uso della parola “minchia” ripetuto all’inizio di ogni strofa e per il marcato accento siciliano della voce del protagonista, un carabiniere che per poco più di un milione al mese rischia la vita in una terra bellissima ma spesso crudele.