A cavallo tra gli anni ’70 e ’80 si assiste in tutte le spiagge italiane, dalle coste laziali alla riviera romagnola, dalla Versilia fino giù in Sicilia, all’esplodere del gioco dei cosiddetti “racchettoni”, speciali racchette di legno o in plastica utilizzate, più o meno abilmente, dai bagnanti per lanciarsi una pallina l’un l’altro un po’ come si fa nel ben più articolato gioco del tennis. Il gioco dei racchettoni in realtà è un diretto discendente del “tamburello”, altro gioco diffuso sulle spiagge italiane fin dai primi anni del ‘900. Sempre dal gioco dei racchettoni nascerà, più tardi e proprio qui in Italia, il “tennis da spiaggia” o “beach tennis”, riconosciuto dal CONI nel 2011 sport agonistico a tutti gli effetti.