Strage di Acca Larentia e Miki Mantakas.

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La seconda metà degli anni ’70 fu, dal punto di vista dello scontro politico tra giovani di estrema destra e giovani di estrema sinistra, il periodo in assoluto più violento. La città era a chiazza di leopardo, c’erano i quartieri di destra (Balduina, Prati, Ottaviano, Vigna Clara) e quelli di sinistra (Cinecittà, Don Bosco, Portuense), i ragazzi ormai si “aspettavano sotto casa” oppure decidevano chi gambizzare direttamente al bar giocando a flipper o ai marzianetti, fu in questo clima che maturarono alcuni dei più brutali assassini ai danni di giovani militanti di destra.

Strage di Acca Larentia (7 gennaio 1978)

Via Acca Larentia, quartiere Tuscolano, ore 18:20 circa del 7 gennaio 1978, fuori la sede romana del Movimento Sociale Italiano cinque giovani attivisti del Fronte della Gioventù si apprestano ad uscire per pubblicizzare, con un volantinaggio, un concerto di musica di destra “Amici del Vento”. Non fanno in tempo ad andar via che i giovani vengono subito investiti  dai colpi di diverse armi automatiche sparati da un gruppo di fuoco formato da più persone. Franco Bigonzetti, un ventenne iscritto al primo anno di Medicina e Chirurgia muore sul colpo, altri tre ragazzi riescono a sfuggire all’attentato riparandosi dietro il portone blindato della sede politica, mentre un quinto ragazzo, uno studente di diciotto anni di nome Francesco Ciavatta, viene freddato sulla scalinata a lato della sezione. I colpevoli dell’agguato sono tutt’oggi ignoti.

Mikis “Miki” Mantakas (Atene, 13 luglio 1952 – Roma, 28 febbraio 1975)

28 febbraio 1975, al Palazzo di Giustizia di Roma di viale Giulio Cesare siamo ormai al settimo giorno del processo per il cosiddetto “Rogo di Primavalle”, dove persero la vita due ragazzi, Stefano e Virgilio Mattei, figli di un esponente romano del Movimento Sociale. La giornata inizia subito con i tafferugli tra giovani di estrema destra ed estrema sinistra, nel primo pomeriggio il corteo dei manifestanti di sinistra si sposta però verso la sede missina di via Ottaviano per assaltarla. Un gruppetto di ragazzi di destra, asserragliato all’interno dell’edificio, viene fatto uscire dalla portiera dello stabile da un altro ingresso del palazzo che da su Piazza Risorgimento, tra questi giovani, tutti militanti del FUAN (Fronte Universitario d’Azione Nazionale) c’è anche Mikis Mantakas, detto “Miki”, un attivista greco che, appena in strada, viene raggiunto in piena fronte da un colpo di pistola calibro 38. Morirà poco dopo. Per questo delitto furono accusati i militanti di Potere operaio Alvaro Lojacono e Fabrizio Panzieri.

Foto: Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Mikis Mantakas.

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