PUBBLICITA’ ANNI ’90

Gli anni ’90, sul piano pubblicitario, sono stati una specie di cerniera tra quello che era il panorama degli anni ’80, imperniato sulle pubblicità “tradizionali” a base di carta stampata e spot televisivi, e lo scenario di inizio millennio, dove, grazie alla diffusione sempre più massiccia di internet, e quindi di siti e portali web, si assiste ad una sempre maggiore frammentazione del mercato pubblicitario. Negli anni ’90 alcuni dei maggiori brand internazionali come Nike, Adidas, Coca-Cola, Benetton tirano fuori dal cilindro campagne pubblicitarie spesso innovative, efficaci ed originali, mentre, per quanto concerne il “made in Italy” si sente ancora, a distanza di vent’anni, l’influsso di carosello (basti pensare alla telefonata che “allunga la vita” di Massimo Lopez per la fortunata serie di spot del gruppo SIP-Telecom). In realtà negli anni ’90 inizia anche a profilarsi quella che sarà una caratteristica delle decadi successive, la crescita dei messaggi in circolazione infatti aumenterà a tal punto da determinare una saturazione dei canali disponibili, trasformando così la pubblicità in una sorta di “rumore indifferenziato”.


Amaro Montenegro (…sapore vero – 1999)

L’Amaro Montenegro è un amaro italiano nato nel lontano 1885. La ricetta originale di questo apprezzato liquore la si deve a Stanislao Cobianchi, un giovane bolognese che, di ritorno da un lungo viaggio che lo portò alla scoperta di insolite specialità botaniche, decise, una volta rientrato nella natia Bologna, di dedicarsi alla preparazione di liquori. Qui nacque l’amaro il cui nome Stanislao dedicò a Elena del Montenegro che proprio in quell’epoca convolò a nozze con Vittorio Emanuele III. Nel giro di relativo poco tempo il liquore si fece apprezzare sia in Italia che all’estero al punto che Gabriele D’Annunzio, nel 1921, lo definì “liquore delle Virtudi”. Famosi dell’Amaro Montenegro sono stati anche i suoi spot, a partire da quelli a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, dove si vede un gruppo di amici intenti a salvare cavalli o a recuperare antichi vasi.


Amaro Averna (il gusto pieno della vita – 1990)

L’Amaro Averna è un liquore molto conosciuto ed apprezzato di antica tradizione. Le sue origini risalgono alla prima metà del XIX secolo, nella Caltanissetta dell’epoca infatti un certo Salvatore Averna, personalità di spicco del posto, ricevette in dono da dei monaci benedettini una loro ricetta, un elisir di erbe che, pur essendo “amaro”, era gradevole e possedeva, nelle credenze popolari, doti toniche e terapeutiche. Salvatore Averna iniziò ad utilizzare la ricetta dell’infuso per una piccola produzione locale, fu in realtà suo figlio, Francesco Averna, a fare di quel liquore alle erbe ancora poco conosciuto un prodotto rinomato ben oltre i confini di Caltanissetta. Di questo liquore è famosa la serie di spot, andata in onda per molto tempo, che terminava con il motivetto “Amaro Averna scalda il cuore …col gusto pieno della vita”.


Biancosarti (spot Kojak …l’aperitivo vigoroso – 1990)

Il Biancosarti è un liquore di gusto dolce e dal colore chiaro e brillante realizzato tramite distillazione di erbe, spezie aromatiche, cortecce e radici. Il liquore, prodotto in origine dall’azienda bolognese Luigi Sarti & Figli, diviene famoso in tutta Italia quando, una volta acquistato dai fratelli Amedeo, Angelo e Mario Dalle Molle (già produttori di VOV e Cynar), viene reclamizzato su radio e televisione con una serie di fortunati spot che finivano sempre con lo slogan “Biancosarti, l’aperitivo vigoroso”. I messaggi promozionali della nota marca di liquore hanno visto, nel corso del tempo, l’avvicendarsi di testimonial d’eccezione come il tenente Kojak, il cantautore Giorgio Gaber o il compositore di ballo liscio Raoul Casadei.


Birra Heineken (c’è feeling c’è Heineken – 1993)

La Heineken è una delle più note aziende produttrici di birra del mondo. Il colosso olandese in realtà nasce nel lontano 1863 quando, un certo Gerard Adriaan Heineken, acquista una piccola birreria di Amsterdam e la trasforma in un birrificio vero e proprio dandogli il suo nome. Oggi la Heineken ha oltre centotrenta stabilimenti in circa settanta paesi differenti. Tra i tantissimi spot pubblicitari che hanno contribuito, nel tempo, alla continua crescita del gruppo, il più famoso è forse quello dove si vede un jazzista di colore “duettare” con un musicista bianco. Lo spot in realtà deve molto, oltre all’ormai arcinoto motivetto musicale che lo accompagna, anche all’azzeccato claim “c’è feeling c’è Heineken”.


Campagna AIDS (campagna di sensibilizzazione – 1990)

A cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primissimi anni ’90 le tv nazionali vennero bombardate da una “storica” campagna di sensibilizzazione sul tema, molto scottante all’epoca, dell’AIDS. Il video in questione faceva vedere come questa malattia, oltre che tra i tossicodipendenti tramite incauti scambi di siringa, si diffondesse con relativa facilità tra tutti quegli etero e omosessuali che avevano rapporti non protetti con persone sieropositive. Il Ministero della salute, promotore della campagna, voleva tramite questo spot dai toni cupi e volutamente inquietanti, incentivare l’utilizzo del contraccettivo soprattutto tra i giovani (ma non solo) in modo da tenere sotto controllo, per quanto possibile, l’espandersi dell’epidemia. Molto noto era, sempre all’epoca, il claim che chiudeva il filmato “AIDS, se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide”.


Chanel n. 5 (spot orchestra sul mare – 1996)

Chanel Nº 5 è uno dei profumi più famosi e venduti della storia. Prodotto dalla celebre maison parigina il profumo fu commissionato nel 1921 da Coco Chanel al chimico Ernest Beaux che, in modo del tutto innovativo per l’epoca, miscelò essenze naturali e sintetiche per fare in modo che il profumo durasse più a lungo e non svanisse velocemente come invece succedeva agli altri profumi in circolazione a quei tempi. Chanel, che all’epoca aveva 38 anni, commissionò il profumo dando precise direttive: “Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto, voglio un profumo elaborato”. Il risultato fu un parfum creato con un bouquet provocante, basato su muschio e gelsomino, odori generalmente attribuiti a cortigiane e prostitute. Anche il nome del profumo era innovativo, sembra infatti che la stilista lo scelse perché “…lancio la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell’anno, lascerò che questo numero gli porti fortuna”.


Chewing gum Vigorsol (può cambiare il gusto della tua vita – 1997)

Il chewing gum Vigrosol è uno dei tanti marchi di gomme da masticare di casa Perfetti famosi in Italia e all’estero. La Perfetti nasce a Lainate, vicino Milano, come piccola casa dolciaria per iniziativa di Ambrogio ed Egidio Perfetti, per poi espandersi nel dopoguerra sulla scia del boom economico. E’ proprio sul finire di quest’epoca infatti che la Perfetti inizia a produrre uno dei suoi primi e più noti chewing gum, la “Brooklyn”. Col passare degli anni alla “gomma del ponte” si aggiunsero altri famosi marchi come Vivident, Vigorsol, Happydent e Big Babol. Tutti questi prodotti ottennero grande successo anche perché sostenuti da riuscite campagne pubblicitarie a cominciare da quella della Vigorsol, che vede protagonista un “poco sportivo” giocatore dei numeri al lotto.


Coca Cola Light (goditela fino in fondo – 1996)

La Coca-Cola Light è un tipo di Coca-Cola senza zucchero e senza calorie introdotta in Italia nel 1983. Il successo del prodotto, al di là del gusto vero e proprio della bevanda che forse non era poi così eccezionale, era dovuto più che altro alla forte ondata di “salutismo” e alla moda del “corpo magro a tutti i costi” che si impose proprio a partire dagli anni ’80. In realtà il successo della Coca Cola Light fu anche agevolato da riuscite campagne pubblicitarie sia mezzo stampa che televisione. Tra gli spot Coca-Cola Light più famosi in assoluto c’era sicuramente quello ambientato in un ufficio dove alcune impiegate venivano “distratte” da un giovane e prestante “uomo di fatica”. Di questo spot famoso era anche il claim “Coca Cola Light… goditela fino in fondo” e il sottofondo musicale (I just want to make love to you di Etta James).


Cremeria Motta (buonasera c’è Gigi? – 1994)

La Cremeria è una gamma di gelati in vaschetta e in barattolo introdotta dalla Motta a partire dal 1983. Il gelato ottenne subito un certo successo anche per via delle martellanti campagne pubblicitarie, sia mezzo stampa che televisione, create ad hoc dalla Motta proprio per questa linea di gelati. La più famosa di queste pubblicità è stata senza dubbio quella “buonasera c’è Gigi?”, una serie di spot concentrati intorno ad un videocitofono, novità tecnologica non da poco per l’epoca, dove diversi ragazzini suonavano a casa di un fantomatico Gigi per poterlo incontrare. Non trovandolo (il nostro Gigi infatti è sempre assente e di lui non si conosce altro che il nome) i giovanissimi chiedono comunque alla padrona di casa, la mamma di Gigi appunto, se c’è almeno la Cremeria (che sembrerebbe in realtà il vero motivo della visita!).


De Beers (un diamante è per sempre – 1997)

De Beers è un noto marchio specializzato nel commercio di diamanti lavorati. L’azienda è presente in venticinque paesi, in molti dei quali domina buona parte del mercato, mentre l’estrazione della materia prima, il diamante grezzo, avviene in Namibia, Sudafrica, Botswana e Tanzania. Famose di questa azienda sono le sue campagne pubblicitarie a cominciare dai suoi spot che, proprio negli anni ’90, videro almeno in Italia un vero e proprio boom. Tra gli spot De Beers più famosi in assoluto c’è sicuramente quello girato in riva al mare, in un algido bianco e nero e con un efficace sottofondo musicale dal timbro classico. Qui per due giovani amanti, una volta fatto rientro a casa, arriva il momento fatidico, lui infatti mette al dito di lei un anello con diamante. A incorniciare la scenetta il claim “Regalale un solitario. Dille che la ami da morire. Un diamante è per sempre. De Beers”.


Ferrero Rocher (Ambrogio… avverto un leggero languorino – 1992)

I Ferrero Rocher, le praline ricoperte di nocciola tostata e ripiene di cioccolato al latte famose praticamente in tutto il mondo, a partire dal 1992 furono reclamizzati da uno spot che è senz’altro tra i più noti di tutti gli anni ‘90. La réclame è ambientata all’interno di una Rolls Royce imbottigliata nel traffico, qui un’avvenente signora vestita di giallo si rivolge al suo autista dicendogli “Ambrogio, avverto un leggero languorino…  la mia non è proprio fame… è più voglia di qualcosa di buono”, a questo punto lo zelante maggiordomo risponde alla nobildonna facendo fuoriuscire dal servizio bar della Rolls una piccola piramide di cioccolatini dalla carta dorata, i Ferrero Rocher. La protagonista dello spot era la modella americana Lee Skelton (all’epoca sposata col principe romano Lorenzo Borghese) mentre il ruolo del maggiordomo era interpretato dall’attore britannico Paul Williamson.


Fiat Punto (adesso esco e vado col primo che incontro! – 1999)

Tra le diverse pubblicità che nel corso del tempo hanno reclamizzato la Fiat Punto un posto di rilievo spetta certamente allo spot fine anni ’90. La promo, tra le più spiritose di tutto il decennio, è ambientata all’interno di un condominio. Qui una ragazza è intenta a litigare per telefono con quello che, presumibilmente, è il suo compagno, ad un certo punto la giovane donna a causa di un appuntamento mancato si sfoga ed urla ad alta voce “Adesso esco e vado col primo che incontro!”. Ad origliare al piano di sotto c’è un uomo in grembiule intento a lavare i piatti che, sentito lo sfogo della ragazza, si precipita sulle scale in modo da “bloccarla” sull’uscio di casa con un ammiccante “buonaseraaa…”. La pubblicità prosegue poi con “Cogli l’attimo!” e presenta l’offerta promozionale del momento fatta di sconti ed incentivi riservati ai nuovi acquirenti di Fiat Punto. 


Egoiste Chanel (la pagherai miserabile – 1990)

Egoiste è un noto profumo da uomo prodotto dalla casa di moda Chanel e immesso sul mercato a partire dal 1990. L’essenza si chiama così per omaggiare, in un certo qual senso, quello che secondo molte donne è il difetto principale degli uomini, l’egoismo appunto (almeno questo è il motivo “ispiratore” dichiarato all’epoca dalla maison parigina). Tra le campagne pubblicitarie realizzate per “Egoiste” particolarmente efficace fu quella creata da Jean-Paul Goude. Lo spot, sulle note della “Danza dei Cavalieri” di Prokofiev, vede trentuno donne inscenare una sorta di protesta collettiva nei confronti di un uomo che però non compare mai sulla scena. Le donne urlano fuori dalla finestra frasi come “Egoiste! Dove sei? La pagherai miserabile! Mi avrai nemica” e ancora “Fatti vedere egoista! Egoiste!  Egoiste!  Egoiste!” il tutto sbattendo in modo ritmato le persiane di un elegante albergo in stile liberty.


Golden Lady Collant (spot Nek …Laura non c’è – 1999)

La Golden Lady è un’azienda italiana fondata nel 1966 a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dai fratelli Arnaldo e Nerino Grassi. Il marchio, specializzato nella produzione di calze femminili, conta oggi quattordici stabilimenti dislocati in Italia, ma anche in Serbia e negli Stati Uniti, e produce oltre quattrocento milioni di calze l’anno. Molto efficaci, nel corso del tempo, si sono dimostrate le campagne promozionali a sostegno del brand, la politica dell’azienda infatti è sempre stata quella di servirsi, nei suoi spot così come nelle sue promo a mezzo stampa, di testimonial d’eccezione, per lo più personaggi in vista del mondo dello spettacolo, della musica e della moda come ad esempio Lorella Cuccarini, Anna Oxa, Nek e Kim Basinger.


Golia Active Plus (libera il respiro libera la voce – 1998)

Le Golia Active Plus sono delle caramelle dure senza zucchero ripiene di sciroppo balsamico (libera il respiro libera la voce). Le caramelle furono reclamizzate, nella seconda metà degli anni ‘90, da una serie di spot tra cui il più famoso è probabilmente quello in stile “Al Capone”. E’ inverno ed è già buio, in una sorta di magazzino degli anni ’30 diversi gangster dall’accento siculo trascinano un giovane che a quanto pare non ha alcuna intenzione di “vuotare il sacco”.  I bellimbusti lo minacciano con frasi del tipo “e allora ti decidi a parlare! parla!”, ma niente, ad un certo punto uno di loro tira fuori un pacchetto di Golia Active Plus e dice ai suoi complici “vedi che con questa la voce gli ritorna!”. Quindi il colpo di scena, il nostro coraggioso ostaggio, assaggiata una Golia, inizia a “cantare” ma lo fa nel vero senso della parola, intonando il celebre “Mamma” in modo così efficace da commuovere gli stessi gangster.


Intimo Roberta (Alessia! Marina! Nicole! – 1999)

Intimo Roberta è un marchio di abbigliamento femminile nato a Bergamo nel 1975. Il brand divenne famoso a cavallo degli anni ’80 e ’90 sulla scia di alcune campagne pubblicitarie che sollevarono non poche polemiche al momento della loro uscita. Nei vari manifesti, cartelloni e spot pubblicitari si vedeva una ragazza di spalle con indosso il più delle volte solo un paio di slip. L’intenzione dei pubblicitari, neanche troppo velata, era infatti quella di mettere in risalto il lato b della modella di turno. Le diverse promo, nel corso degli anni, ebbero come protagoniste alcune giovani indossatrici come Rosa Fumetto (fine anni ’80), Elisa Jacassi (1994), Michelle Hunziker (1996), Caroline Salvia (1999), e ancora Natalia Bush (2006) e Nina Senicar (dal 2009).


Jagermeister (spot Raz Degan …sono fatti miei! –  1995)

Jägermeister è un liquore a base di erbe prodotto in Germania la cui formula, che combina cinquantasei varietà differenti di erbe aromatiche, radici, frutti e spezie, è un segreto commerciale ben custodito dal lontano 1935, anno di nascita del liquore. Tra le pubblicità più famose in assoluto tra le tante realizzate nel corso del tempo per promuovere lo Jägermeister, la più nota è probabilmente quella del 1995 che vede come protagonista l’attore ed ex modello israeliano Raz Degan che proprio grazie a questa réclame si fece conoscere al grande pubblico. Qui si vede un giovane Degan pronunciare le parole “non bevevo Jägermeister… perché? perché? perché? non so perché! perché? perché!” per poi concludere con quella che vuole essere la frase ad effetto dell’intero spot “…sono fatti miei!”.


Levi´s 501 (spot Boombastic by Shaggy – 1997)

I Levi’s 501 sono probabilmente il jeans più famoso della storia. Nati nel lontano 1873 nel west americano per offrire ai lavoratori in cerca di fortuna pantaloni resistenti con cui lavorare, i Levi’s 501 hanno avuto un tale successo nel corso del tempo da essere diventati a tutti gli effetti il “jeans”. Inutile dire che a contribuire non poco alla popolarità del pantalone sono state le tante, e spesso riuscite, campagne promozionali che lo hanno celebrato per interi decenni. Tra queste una delle più amate è sicuramente quella, lanciata nel 1995, che aveva come sottofondo musicale le sexy note di “Boombastic” di Shaggy, uno dei primi brani in assoluto a dovere la propria popolarità ad uno spot televisivo. Qui si vede l’eroe di turno, questa volta in plastilina, che si lancia tra le fiamme di un grattacielo incendiato per salvare la sua bella, per fare ciò utilizzerà i suoi Levi’s 501 a mo’ di carrucola!


Limoncè (chi c’è c’è chi non c’è non c’è – 1997)

Il Limoncè è un liquore dolce al gusto di limone prodotto dalla Stock, storica azienda triestina d’origine e milanese d’adozione specializzata in bevande alcoliche ad alta gradazione tra le quali ovviamente il famoso e rinomato Brandy Stock 84. Tra le campagne pubblicitarie che hanno reclamizzato nel corso degli anni il Limoncè la più riuscita e forse anche la più ricordata di tutte è stata proprio la prima, realizzata per lanciare il nuovo liquore nell’anno della sua uscita, il 1997. Lo spot televisivo infatti, che vede una giovane coppia prima perdersi per poi ritrovarsi dentro la propria casa, si fregia di una indovinato motivetto musicale (Lemon Tree della band pop rock tedesca Fool’s Garden) e un’altrettanto indovinato claim che recita “Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è”.


Lovable (che bello essere donna – 1991)

La Lovable è un noto marchio di abbigliamento intimo nato nel 1962 nel bergamasco. Negli anni ’80 il marchio si afferma sul mercato grazie a una nuova linea di reggiseni imbottiti e di pizzo, ma la vera svolta per il brand arriva nella decade successiva, quando la Lovable allarga la produzione alla maglieria, ai pigiami e ai costumi da bagno. Sempre negli anni ’90 l’azienda lancia una sua piccola rivoluzione, il Lovable Ring, un reggiseno dalla struttura innovativa senza ferretto. Tra le campagne pubblicitarie più famose di Lovable c’è sicuramente quella del ’91 dove alcune modelle vestite di solo intimo sembrano accompagnarsi con il riuscito e noto motivetto musicale dello spot, sotto intanto appaiono le scritte “Indimenticabile Lovable… Aspettando Lovable… Dolcemente Lovable… Felinamente Lovable… Lovable… Che bello essere donna!”.


Martini (spot Charlize Theron – 1993)

Il celebre marchio Martini nel 1993 lancia una campagna pubblicitaria, entrata ormai negli annali, per promuovere uno dei suoi cavalli di battaglia, il Martini Bianco. Lo spot, ispirato alla dolce vita degli anni ‘50, è girato in un morbido bianco e nero ed ha come sottofondo musicale un azzeccato jingle composto da Pete Nashell e intitolato non a caso “La bella vita Martini”. Il filmato vede protagonista un giovane ed attraente uomo offrire un Martini ad una biondina dal fascino sensuale seduta ad un tavolino in compagnia di un attempato “riccone” in stile Onassis. Quando il bel giovane se ne va la ragazza, dopo un’iniziale titubanza, si alza per rincorrerlo ma un filo del vestito le rimane impigliato nella sedia, e mentre si allontana la gonna si fa sempre più “mini”. Lo spot, diretto da Moshe Brakha, divenne subito un cult al punto da fare da trampolino alla carriera cinematografica dell’allora giovanissima e sconosciuta Charlize Theron.


Maxibon (spot Stefano Accorsi …du gust is megl che uan – 1993)

Maxibon Motta è un famoso “sandwich gelato” composto da crema alla vaniglia rivestita da biscotto e cioccolato. Il Maxibon nel ‘93 fu lanciato da un popolarissimo spot, diretto dal regista Daniele Luchetti, che aveva come protagonista un giovane Stefano Accorsi nei panni di uno spassoso farfallone intento a far colpo su due ragazze credute straniere (ma in realtà italianissime). Lo spot, con per sottofondo musicale “Pata Pata” di Miriam Makeba, divenne subito un tormentone soprattutto grazie alla celebre frase in inglese maccheronico improvvisata dal protagonista, “du gust is megl che uan”. Il successo della pubblicità fu tale che di lì a poco la carriera del giovane e ancora sconosciuto Stefano Accorsi avrebbe spiccato il volo.


Nike (spot Ronaldo che palleggia in aeroporto – 1998)

Nel 1998 la Nike, una delle multinazionali specializzate in abbigliamento sportivo più famose al mondo, lancia un gustosissimo spot che vede protagonisti alcuni calciatori della nazionale brasiliana. Il filmato è ambientato all’aeroporto di Rio, qui il bi-campione del mondo Ronaldo, dopo aver preso un pallone dal borsone, coinvolge alcuni compagni di squadra alquanto annoiati con arguti palleggi. Nello spot si vede il fuoriclasse insieme ai vari Denilson, Romario e Roberto Carlos, dribblare passeggeri, poliziotti, addetti alle pulizie ed impiegati dello scalo, fino a che, al termine di una folle corsa dentro e fuori l’aeroporto, lo stesso Ronaldo non coglie un clamoroso “palo” a porta vuota. Praticamente perfetto il sottofondo musicale che accompagna la scorribanda calcistica dei protagonisti, “Mas que nada” dei Tamba trio.


Omnitel Dippiù Ricaricabile (spot Megan Gale – 1999)

Gli anni ’90 si sa sono gli anni dei primi telefoni cellulari e tra le aziende più agguerrite dell’epoca c’era sicuramente la Omnitel (oggi parte del gruppo Vodafone) che si mise in luce grazie a una serie di riuscite campagne pubblicitarie sia a mezzo stampa che televisione. Tra gli spot Omnitel più famosi in assoluto c’era senz’altro quello che vedeva protagonista una giovane e sexy Megan Gale sedurre una serie di doganieri in una non meglio precisata località probabilmente del Sudamerica. Lo spot in sostanza reclamizzava la “Omnitel Dippiù Ricaricabile” e terminava con quello che era uno degli slogan aziendali Omnitel per eccellenza “Oggi Omnitel ti offre di più!”. Indovinata era anche la musica di sottofondo che accompagnava la pubblicità, la sempre fresca “Believe” di Cher.


Profilattici Control (di chi è questo? è mio! è mio! è mio! – 1992)

Nel 1992 la Control, marca leader per la produzione di preservativi, lancia una delle pubblicità più importanti di tutto il decennio (nell’Italia dell’epoca infatti la parola “preservativo” doveva ancora essere sdoganata del tutto malgrado l’AIDS aveva già da un pezzo iniziato a mietere vittime). Lo spot è girato all’interno di una classe di liceo, qui si vedono entrare prima gli studenti seguiti da un attempato professore. Il docente, trovato a terra un profilattico, chiede con piglio “moralista” rivolgendosi agli allievi, di chi è questo? Dapprima silenzio, poi il “colpevole” si alza in piedi e, uno dopo l’altro, tutti i compagni fanno altrettanto rivolgendo al professore un composto ma convinto “E’ mio!”. Un gesto questo dei ragazzi che suona al tempo stesso come un fatto di solidarietà, di complicità e di rivendicazione.


Sip (spot Massimo Lopez …una telefonata allunga la vita – 1993)

A partire dal 1993 la SIP, l’azienda pubblica di telecomunicazioni, lancia una fortunata serie di spot con per protagonista l’attore comico Massimo Lopez. La serie, che durerà fino ai primi anni del 2000, accompagnerà tra l’altro la trasformazione dell’azienda in Telecom Italia avvenuta nel 1994. Gli spot, in tutto diciotto, diretti da Erminio Perocco e ideati dallo stesso Perocco in collaborazione con Mauro Mortaroli, ruotano intorno ad un condannato a morte (Massimo Lopez) in attesa di essere fucilato dal plotone di esecuzione. Il condannato però, poco prima che la sentenza venga eseguita, chiede come ultimo desiderio di fare una telefonata… telefonata che, guarda caso, tra una chiacchiera e l’altra durerà non poco tempo! Azzeccato è anche il claim della pubblicità “Una telefonata allunga la vita”.


Sip 187 (mi ami? ma quanto mi ami? – 1994)

Nel 1991 la SIP, la monopolista di stato per le telecomunicazioni, promuove una serie di spot televisivi che si trasformarono in veri e propri tormentoni tra i più amati-odiati dell’epoca. La protagonista dei promo era una ragazza (Alessandra Bellini) intenta a “verificare” per telefono quanto o meno alcuni suoi pretendenti fossero effettivamente innamorati di lei. Lo spot recitava così “Marco mi ami? Ma quanto mi ami? E mi pensi? Ma quanto mi pensi? O scusa scusa un’altra telefonata! Ciao Andrea… mi ami?! E quanto mi ami?”. In realtà la nostra giovane protagonista riusciva a parlare con entrambi i ragazzi senza mettere giù il telefono perché si avvaleva del cosiddetto “Avviso di chiamata”, il servizio SIP, oggetto della réclame, disponibile a quel tempo al numero 187 e il cui motto era “il tuo telefono sempre libero”.


Tasciugo De Longhi (il canal! chi gha sciugà el canal? – 1997)

I Tasciugo De’Longhi sono una nota linea di deumidificatori che ha dominato per anni il mercato italiano di riferimento. A contribuire al successo del prodotto, soprattutto a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, sono stati probabilmente una serie di spot, estremamente famosi all’epoca, girati in dialetto veneziano. La storia è semplice: un uomo gira per le calli di Venezia con due deumidificatori, spiegando a chiunque lo incontri che uno è per sé e uno per il suo amico. Arrivato a casa lo installa e ne spiega i pregi. La mattina dopo viene svegliato proprio dall’amico che, da una finestra all’altra, gli racconta di come abbia funzionato bene il nuovo strumento, fino a quando non si vede un gondoliere impantanato in un canale ormai a secco urlare sconfortato  “il canal! chi gha sciugà el canal?”….


United Colors Of Benetton (spot Ace Benetton – 1994)

La Benetton, azienda di abbigliamento trevigiana fondata nel 1965 da Luciano, Gilberto, Giuliana e Carlo Benetton, uno dei brand di moda più famosi al mondo, a partire dai primissimi anni ’90 rafforza ulteriormente la sua già poderosa macchina pubblicitaria fatta di inserzioni, locandine, manifesti, cartelloni, radio, spot televisivi e sponsor. Proprio in questi anni infatti nasce la rivista Colors, fondata da Luciano Benetton e dal noto pubblicitario Oliviero Toscani, responsabile della comunicazione del gruppo già dal 1983. La rivista divenne una specie di cult tra i giovani tanto da essere venduta in oltre quaranta paesi e tradotta in diverse lingue. Sempre improntati allo stile Toscani erano poi alcuni famosi spot dell’epoca come quello dove alcuni volti di ragazzi, di diverse etnie e sporchi di pittura, si avvicendavano a video fino a quando non appariva la scritta “United Colors Of Benetton”.


 Winner Algida (accendi un brivido in me! – 1990)

Nel 1990 l’Algida inizia un’efficace campagna promozionale fatta di inserzioni sui giornali, manifesti giganti e spot televisivi a sostegno della sua ultima “creatura”, il Winner Algida, la golosa barretta di gelato alla vaniglia ricoperta da uno strato di caramello con granella e rivestita di cioccolato. Tra le diverse réclame “Winner” probabilmente la più riuscita rimane quella a mezzo video, lo spot recitava più o meno così: Ma che emozione di gelato… Winner! È mou e poi è caldo cioccolato… Winner! Che scossa al tuo palato… matto di gelato… tutto nuovo cioccolato e morbido gelato… Nuovo Winner! Algida! Accendi un brivido in me… Winner! Il Winner Algida è rimasto, anche in virtù dell’ottima promozione con il quale l’azienda lo ha sempre sostenuto, uno dei gelati industriali più apprezzati ed amati di tutti gli anni ’90.