Gli anni ’90 a livello internazionale sono stati caratterizzati principalmente da fenomeni come il Britpop (Blur, Oasis ecc..) e il Grunge (Nirvana). In Italia, sempre sul fronte rock, si assiste alla ascesa di artisti come Ligabue e a band come quella dei Litfiba. Oltre alle chitarre di certa musica rock però negli anni ’90 sta accadendo qualcosa, le industrie discografiche di molti paesi iniziano, con sempre maggior convinzione, ad investire su un genere di prodotto lasciato fino ad allora relativamente ai margini, la Dance Music. Proprio in questi anni infatti si assiste alla esplosione di un fenomeno, quello della musica da discoteca, che è forse l’aspetto che maggiormente caratterizza l’intero decennio. I nuovi protagonisti delle hit parade anni ’90 si chiamano Eurodance (electronic dance music nata in Europa alla fine degli anni ’80) e una sua derivazione tutta nostrana, la Italodance, molto in voga nel continente sempre in questi anni. Come nelle precedenti selezioni dedicate agli anni ’70 e agli anni ’80, anche questa volta abbiamo concentrato la nostra attenzione sulle produzioni italiane piuttosto che estere.
50 Special (Lùnapop – 1999)
50 Special è il primo singolo dei Lùnapop, band nata alla fine degli anni ’90 a Bologna e formata da Cesare Cremonini, Alessandro De Simone, Gabriele Gallassi, Lorenzo Benedetti e Andrea Furlanetto. Il singolo fu anche inserito nel primo e unico album del gruppo dal titolo “Squérez?”. 50 Special ebbe subito un certo successo tanto da entrare in classifica dopo pochi mesi dalla sua pubblicazione e rimanervi per quasi un anno intero. Alla fine il disco riuscì a vendere oltre 100.000 copie e a conquistare il disco di platino. Per accompagnare la canzone durante il periodo di maggior successo furono realizzati due videoclip, il primo, del 1999, a basso costo, mentre il secondo, del 2000, più elaborato.
Acida (Prozac+ – 1998)
Acida è un singolo di grande successo del 1998 dei Prozac+, gruppo pop punk originario di Pordenone e formato da Eva Poles, Gian Maria Accusani e Elisabetta Imelio. Il singolo fa parte dell’album “Acido Acida” ed è quello che ha lanciato i Prozac+ sulla ribalta nazionale. La canzone Acida, soprattutto grazie all’incessante rotazione su radio e tv musicali, è diventata nell’estate del ’98 un vero e proprio tormentone. A settembre dello stesso anno infatti Acida, insieme al suo album, aveva sfondato il tetto delle 200.000 copie vendute e conquistato il disco di platino. L’album “Acido Acida” è stato anche inserito dalla rivista Rolling Stone Italia tra i cento dischi italiani più belli di sempre (98° posto).
Attenti al lupo (Lucio Dalla – 1990)
Attenti al lupo è una canzone scritta alla fine degli anni ’80 da Ron e portata al successo, nel 1990, dal compianto Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1 marzo 2012). Il brano, inserito nell’album “Cambio”, viene presentato per la prima volta al pubblico all’interno del popolare programma Fantastico, condotto all’epoca da Pippo Baudo, ed è subito un successo. Nel giro di poco tempo infatti “Attenti al Lupo” entra nella top 10 settimanale dei dischi più venduti fino a conquistare la prima posizione. A contribuire al successo della canzone è stato probabilmente anche il suo video dove si vede Lucio Dalla cantare e ballare dentro un circo insieme alle sue coriste (Iskra Menarini e Carolina Balboni) e al chitarrista Robert Sidoli.
Bla Bla Bla (Gigi D’Agostino – 1999)
E’ il 1999 quando Gigi D’Agostino (Luigino Celestino D’Agostino – Torino, 17 dicembre 1967), popolare disc jockey di origini salernitane pioniere della Mediterranean Progressive, lancia la bomba “Bla Bla Bla“, disco che, nella sola Germania, ha venduto oltre un milione di copie. Il pezzo, dallo stile incalzante e dal ritmo ripetitivo – ossessivo, è nato, a detta dello stesso musicista, pensando a tutte quelle persone che “parlano parlano senza dire nulla”. Nel giro di poco tempo Bla Bla Bla diventa un vero tormentone che fa scatenare i ragazzi nelle discoteche di tutta Europa e non solo. A contribuire all’enorme successo della traccia fu anche l’originale video che l’accompagnava in perfetto stile “La Linea Lagostina”.
Blue (Eiffel 65 – 1998)
Blue (Da Ba Dee) è il singolo d’esordio di enorme successo in tutto il mondo degli Eiffel 65, band italo dance composta, almeno in origine, dal musicista Maury (Maurizio Lobina), dal front-man e cantante Jeffrey Jey (Gianfranco Randone) e dal disc jockey Gabry Ponte (Gabriele Ponte). Il brano scalò le classifiche di ben diciassette paesi trasformandosi in un vero e proprio tormentone fine anni ’90. La canzone, vincitrice tra l’altro di diversi premi internazionali, in realtà fu registrata senza un testo scritto, fu infatti improvvisata su un giro di accordi composti dallo stesso Maury (Maurizio Lobina). Il video della canzone, che contribuì non poco al suo successo, era realizzato in 3D (cosa abbastanza nuova per l’epoca), ed aveva come protagonista una specie di alieno di colore blu che si esibiva di fronte ad una platea di suoi simili.
Certe notti (Ligabue – 1995)
Certe notti è un singolo del 1995 di Ligabue (Luciano Ligabue, Correggio – 13 marzo 1960). La canzone, primo estratto dall’album “Buon compleanno Elvis”, è in assoluto uno dei brani più popolari dell’artista emiliano, tanto che un giorno fu lo stesso Ligabue ad affermare: “Certe notti” è una canzone a cui sono grato e sarò sempiternamente grato! Il brano descrive il modo di vivere e interpretare la notte da parte del cantautore a cominciare da quelle passate in giro con i suoi amici. Che ci sia un tocco autobiografico nel testo lo si evince anche dal passaggio “Ci vediamo da Mario, prima o poi” dove si fa riferimento al famoso “Bar Mario”, al quale l’artista aveva già dedicato una delle sue prime canzoni. Il “Bar Mario” infatti è esistito davvero, si trovava a San Martino in Rio (Reggio nell’Emilia), ed era gestito, all’epoca, da un certo “Marietto”.
Chicco e Spillo (Samuele Bersani – 1992)
Chicco e Spillo è una famosa canzone del 1992 di Samuele Bersani (Rimini, 1 ottobre 1970) inclusa nel suo album d’esordio “C’hanno preso tutto”. Il pezzo conquista subito le radio e una buona fetta del pubblico giovanile anche sulla scia della partecipazione dello stesso Bersani al Festivalbar (estate ’93). La canzone ha per protagonisti due giovani fratelli tossicodipendenti, Chicco e Spillo appunto, che un giorno tentano il “colpaccio” rapinando un negozio. Il furto va a buon fine ma i due, una volta in fuga con il motorino, vengono intercettati dalla polizia e finiscono con l’avere un grave incidente. Malgrado il tema serioso del testo della canzone Bersani riesce comunque a creare un brano dal tono leggero, melodico, quasi canzonatorio.
Children (Robert Miles – 1995)
Children è un brano del 1995 di trance music (musica elettronica nata all’inizio degli anni ‘90 in Germania) del compositore italo svizzero Robert Miles (Roberto Concina – Fleurier, 3 novembre 1969 – Ibiza, 9 maggio 2017). Il brano, estratto dall’album “Dreamland”, ebbe grandissimo successo in tutta Europa tanto da diventare una delle tracce più suonate in assoluto nelle discoteche della fine anni degli anni ’90. Il successo del pezzo fece vincere a Robert Miles numerosi riconoscimenti internazionali tra cui diversi dischi d’oro e di platino. La canzone tra l’atro riuscì a raggiungere la vetta delle classifiche dei dischi più venduti in molti paesi aprendo così la strada alla cosiddetta dream music o dream progressive.
Ci vuole un fisico bestiale (Luca Carboni – 1991)
Ci vuole un fisico bestiale è un singolo del 1991 di Luca Carboni (Bologna, 12 ottobre 1962) che ottenne sin da subito un certo successo anche per via della continua messa in onda alla radio e su alcune emittenti televisive dell’epoca specializzate in clip musicali (il singolo infatti si accompagnava ad un videoclip diretto dal regista Ambrogio Lo Giudice). Il brano, incluso nel 1992 nell’album dal titolo “Carboni”, è stato interamente scritto dall’artista bolognese e presentato in anteprima (cosa questa che contribuì non poco al suo lancio iniziale) durante l’ultima puntata della trasmissione televisiva “Fantastico” del 1991/92, trasmissione condotta all’epoca da Johnny Dorelli e Raffaella Carrà.
Destinazione Paradiso (Gianluca Grignani – 1995)
Destinazione Paradiso è una canzone del 1995 di Gianluca Grignani (Milano, 7 aprile 1972). Il brano, incluso nell’album omonimo, viene presentato nella sezione “Nuove Proposte” al Festival di Sanremo, sempre del 1995, dove si classifica sesto. Il testo della canzone fa riferimento ad una fantomatica stazione ferroviaria di “Paradiso città” da raggiungersi con un treno che simboleggia in un certo qual senso la morte. Destinazione Paradiso ebbe un grande successo sia in Italia che in America Latina tanto da riuscire a vendere oltre due milioni di copie. Successivamente la canzone verrà eseguita dallo stesso Grignani in duetto con Antonella Ruggiero e da Laura Pausini che realizzerà una vera e propria cover per il suo album “Io canto”.
Eins, Zwei, Polizei (Mo-Do – 1994)
Eins, Zwei, Polizei è una canzone del 1994 di Mo-Do (Fabio Frittelli – Monfalcone, 24 luglio 1966 – Udine, 6 febbraio 2013). Il pezzo, molto popolare a metà degli anni ’90 soprattutto tra giovani e giovanissimi, è il primo singolo del cantante ed è anche un estratto del suo unico album dal titolo “Was Ist Das?”. La canzone si ispira musicalmente a Der Kommissar di Falco e a Da Da Da dei Trio ed è una rivisitazione in chiave eurodance con sfumature techno di una famosa filastrocca per bambini austriaca (la mamma di Mo-Do era infatti austriaca). Tra le curiosità va detto che il nome d’arte del Frittelli, Mo-Do, deriva dalle iniziali della sua città natale (Monfalcone) e dal suo giorno di nascita (domenica).
Fata Morgana (Litfiba – 1993)
Fata Morgana è una canzone del 1993 dei Litfiba, importante rock band nata a Firenze nel 1980 e capitanata dal vocalist Piero Pelù (che nel ’99 abbandonò il gruppo per intraprendere una carriera da solista). Il brano è considerato una delle migliori composizioni in assoluto della band fiorentina sia per quanto riguarda l’arrangiamento musicale che per il testo. La canzone descrive l’omonimo effetto ottico (in ottica infatti la fatamorgana è una forma di miraggio che si può scorgere al di sopra della linea d’orizzonte), è quindi un brano sulle apparenze, sulle cose che non sono mai come sembrano perché spesso la realtà come la vediamo è frutto appunto di “distorsioni ottiche”. Su Fata Morgana fu girato anche un videoclip che mostra Piero Pelù e Ghigo Renzulli cantare in mezzo al deserto in preda a sete e miraggi.
Freed from desire (Gala – 1996)
Freed from desire è un famoso singolo del 1996 del genere eurodance scritto e interpretato da Gala (Gala Rizzatto – Milano, 6 settembre 1975). Il pezzo ebbe un grandissimo successo oltre che in Italia in molti paesi europei, basti pensare che “Freed from desire” conquistò la vetta delle top 10 settimanali dei dischi più venduti sia in Francia che in Belgio, mentre in Inghilterra raggiunse la seconda posizione (rimanendo comunque nelle top 10 inglesi per otto settimane di fila). La canzone sulla scia del successo commerciale divenne quasi un tormentone nelle discoteche di mezza Europa, successo che fece vincere a Gala il disco di diamante in Francia, il disco di platino nel Benelux (Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo) e il disco d’oro nel Regno Unito.
Hanno ucciso l’Uomo Ragno (883 – 1992)
Hanno ucciso l’Uomo Ragno è una popolare canzone pubblicata nel 1992 degli 883 (gruppo pop composto all’epoca dal duo Max Pezzali – Mauro Repetto). Il brano ebbe da subito un grande successo tanto da raggiungere il primo posto in classifica e vendere oltre 600.000 copie. Il successo fu tale che sorprese lo stesso Max Pezzali che, qualche anno più tardi, dichiarò in un’intervista che lui aveva sempre scritto e cantato canzoni per pura passione senza inseguire un preciso progetto musicale. Per quanto concerne il personaggio “Uomo Ragno” richiamato più nella forma che nella sostanza dal testo della canzone fu lo stesso Pezzali, in un’altra intervista, a precisare “l’Uomo Ragno rappresentava la purezza adolescenziale ammazzata dal mondo degli adulti… forse non è mai morto…”.
Il battito animale (Raf – 1993)
Il battito animale è un brano del 1993 di Raf (Raffaele Riefoli – Margherita di Savoia, 29 settembre 1959). La canzone è il pezzo che apre il fortunato album “Cannibali”, dieci tracce all’insegna degli “istinti primordiali” tutte scritte dal cantautore pugliese insieme a Cheope (Alfredo Rapetti figlio di Giulio ovvero Mogol). Il battito animale otterrà, in virtù del suo ottimo ritmo e della sua orecchiabilità, un grande successo soprattutto tra il pubblico più giovane che consacra Raf come uno dei simboli musicali degli anni ’90. La canzone del resto pochi mesi dopo essere stata pubblicata partecipa ad una delle competizioni canore estive italiane più ambite, il Festivalbar, classificandosi prima.
Ohi Maria (Articolo 31 – 1994)
Ohi Maria, noto soprattutto come Maria Maria, è un singolo del 1994 degli Articolo 31, gruppo rap nato a Milano nel 1990 e composto da J-Ax (Alessandro Aleotti) e DJ Jad (Vito Luca Perrini). Ohi Maria racconta, in senso metaforico, la storia d’amore fra J-Ax e la marijuana (che in slang viene chiamata appunto “Maria”). Il testo della canzone non a caso contiene un esplicito riferimento alla battaglia antiproibizionista che proprio in quegli anni era portata avanti dal leader radicale Marco Pannella (…le vacanze le farò in Giamaica, dalla mia Maria bella, aspetto, intanto voto Pannella e canto). Ohi Maria partecipò e vinse l’edizione del 1995 di “Un disco per l’estate”, successo questo che contribuì non poco a far conoscere il gruppo rap a livello nazionale.
L’amour toujours (Gigi D’Agostino – 1999)
L’amour toujours è un famosissimo pezzo “electro pop” di Gigi D’Agostino (Luigino Celestino D’Agostino – Torino, 17 dicembre 1967) pubblicato nel 1999 all’interno dell’omonimo album. La canzone, scritta dallo stesso D’Agostino insieme a Diego Leoni, Carlos Montagner e Paolo Sandrini ebbe un enorme successo in tutta Europa tanto da trasformarsi, nei primissimi anni 2000, in un vero e proprio tormentone “discotecaro”. Il titolo del brano deriva dal francese “l’amour toujours” che si potrebbe tradurre in qualcosa come “l’amore per sempre”. Il video de L’amour toujours, realizzato in un secondo momento sulla scia del grande successo del pezzo, consiste in un collage di altre riprese video tratte da alcune esibizioni dal vivo dello stesso D’Agostino.
La solitudine (Laura Pausini – 1993)
La solitudine è uno dei maggiori successi di Laura Pausini (Faenza, 16 maggio 1974) ed è forse la canzone che più ha contribuito a lanciare la carriera dell’allora giovane cantante faentina. La canzone è stata scritta da Pietro Cremonesi, autore sia del testo che della musica, e Federico Cavalli, coautore delle parole del brano. Il testo de “La solitudine” racconta l’allontanamento di una ragazza adolescente dal suo ragazzo, Marco, trasferitosi in un’altra città per esigenze lavorative del padre. La protagonista parla infatti in prima persona del vuoto che sente dentro di se soprattutto in alcuni momenti della giornata, come il viaggio in treno verso la scuola o lo studio pomeridiano. Il brano, pubblicato nel 1993, ebbe un grande successo anche sulla scia della vittoria, nella sezione Novità, al Festival di Sanremo dello stesso anno.
La terra dei cachi (Elio e le Storie Tese – 1996)
La terra dei cachi è una delle canzoni più originali, riuscite e di successo di Elio e le Storie Tese, formazione del genere “pop demenziale” nata a Milano nel 1980 per iniziativa di Stefano Belisari (in arte Elio). Il testo della canzone racconta vizi e abitudini dell’Italia di quegli anni, tra scandali piccoli e grandi e comportamenti stereotipati come la passione degli abitanti del belpaese per calcio, pizza e spaghetti. La terra dei cachi, pubblicata nel 1996, ottenne da subito un ottimo riscontro sia a livello di pubblico che di critica, sempre nello stesso anno infatti il pezzo si classificò al 2° posto del Festival di Sanremo (tra l’altro suscitando non poche polemiche visto che al riconteggio risultò in realtà la canzone più votata in assoluto), dove si aggiudicò anche l’ambito premio della critica “Mia Martini”.
L’ombelico del mondo (Jovanotti – 1995)
L’ombelico del mondo è una popolare canzone del 1995 di Jovanotti (Lorenzo Cherubini – Roma, 27 settembre 1966). Il singolo, scritto dallo stesso Jovanotti insieme a Michele Centonze, Saturnino Celani e Pier Foschi è uno dei pezzi più celebri in assoluto del cantautore romano. A contribuire al grande successo del brano fu senza dubbio il suo ritmo “tribale” e la sua grande orecchiabilità, la canzone infatti è tutta un “pam pam – tututum tututum – pam pam” che ricorda da vicino il suono dei tradizionali tamburi africani. Originali anche alcune soluzioni inserite qua e là all’interno della traccia come il cinguettio di un uccellino seguito dal gracidio di un ranocchio dopo la terza strofa, oppure il miagolio di un gatto nella quarta.
Per colpa di chi (Zucchero Fornaciari – 1995)
Per colpa di chi è un singolo del 1995 di Zucchero Fornaciari (Adelmo Fornaciari – Reggio nell’Emilia, 25 settembre 1955) incluso all’interno dell’album Spirito DiVino. La canzone, di matrice funk, è un pezzo veloce con sfumature rock e blues in parte ispirata a classici come “Calling Elvis” dei Dire Straits o “Hoochie Coochie Man” di Muddy Waters. A contribuire al lancio di “Per colpa di chi” è stato anche il riuscito videoclip che attacca con un vecchio contadino che urla agli animali della sua fattoria: Edizione straordinaria! Extra-straordinaria! Il mondo è ammalato! Oooooh, sveglia! Il mondo è ammalato! Ma per colpa di chi? Di chi? Di chicchichirichì! Il video prosegue con Zucchero che canta e balla su di un palco insieme a Jim Belushi e Dan Aykroyd vestiti di tutto punto come “The Blues Brothers”.
Please Don’t Go (Double You – 1992)
Please Don’t Go è un famosissimo brano eurodance del 1992 che ha lanciato sulla ribalta internazionale i Double You, formazione di musica dance/house nata a La Spezia nel 1985 dall’incontro tra il cantante William Naraine, il musicista Franco Amato e il deejay Andrea De Antoni. Please Don’t Go in realtà è una cover di un vecchio pezzo risalente ai primissimi anni ’80 dei KC and the Sunshine Band, uno tra i più noti gruppi statunitensi di disco music di quel tempo. La canzone ebbe un successo clamoroso tanto da diventare, siamo agli inizi degli anni ’90, uno dei brani più gettonati in assoluto all’interno delle discoteche di mezzo mondo. Con oltre tre milioni di dischi venduti “Please Don’t Go” ottenne molti riconoscimenti a livello internazionale tra cui diversi disco d’oro e di platino.
Quattro amici al bar (Gino Paoli – 1991)
Quattro amici al bar è probabilmente una delle canzone più note ed apprezzate di Gino Paoli (Monfalcone, 23 settembre 1934). Il brano racconta le ambizioni, i sogni e le speranze di un gruppo di amici che crescendo scelgono la certezza di un lavoro fisso e della famiglia… ma proprio quando i vecchi amici se ne sono ormai andati arriva una nuova generazione di sognatori! La parte finale della canzone è tratta da un frammento di “Vita Spericolata” di Vasco Rossi. Quattro amici al bar era inclusa nell’album “Matto come un gatto”, pubblicato nel 1991, ma si fece conoscere soprattutto a livello di singolo grazie alla vittoria al Festivalbar ottenuta sempre nello stesso anno.
Quelli che benpensano (Frankie hi-nrg mc – 1997)
Quelli che benpensano è un singolo di successo pubblicato nel 1997 dal rapper Frankie hi-nrg mc (Francesco Di Gesù – Torino, 18 luglio 1969). Dopo il felice esordio del ’92 con il singolo “Fight da faida” e nell’anno successivo con la pubblicazione dell’album “Verba manent”, che comprendeva canzoni divenute poi famose come “Faccio la mia cosa”, “Libri di sangue” e “Potere alla parola”, bisognerà aspettare il 1997 per vedere il rapper, torinese di nascita ma siciliano d’origine, mettersi di nuovo in luce con un altro brano di successo “Quelli che benpensano”. La canzone tratta di una figura molto diffusa nella società a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90, quella dello yuppie, l’arrampicatore sociale o, per dirla alla Frankie hi-nrg “lucertole che s’arrampicano”.
Signor tenente (Giorgio Faletti – 1994)
Signor tenente è una efficace canzone dal testo “impegnato” scritta e cantata da Giorgio Faletti (Asti, 25 novembre 1950 – Torino, 4 luglio 2014). Il brano è stato presentato al Festival di Sanremo del 1994 dove conquista il secondo posto e vince il Premio della Critica. Nella canzone, nonostante sia uscita appunto solo nel ‘94, sono chiari i riferimenti alle stragi di mafia di Capaci e di via D’Amelio avvenute pochi anni prima. “Signor tenente” vuole essere una denuncia delle condizioni lavorative delle forze dell’ordine (in particolare del corpo dei carabinieri) in un periodo in cui era ancora viva l’eco dei terribili fatti di sangue. La canzone si caratterizza per l’uso della parola “minchia” ripetuto all’inizio di ogni strofa e per il marcato accento siciliano della voce del protagonista, un carabiniere che per poco più di un milione al mese rischia la vita in una terra bellissima ma spesso crudele.
Summer is Crazy (Alexia – 1996)
Summer is Crazy è un famoso pezzo dance del 1996 di Alexia (Alessia Aquilani – La Spezia, 19 maggio 1967). La canzone è il secondo singolo di esordio della cantante spezzina ed ebbe un tale successo che divenne anche una delle tracce di punta del fortunato album “Fan Club”, pubblicato l’anno successivo all’uscita del singolo. “Summer is Crazy” ebbe un eccezionale riscontro soprattutto in un pubblico fatto di giovani e giovanissimi, non a caso fu uno dei pezzi più in voga nelle discoteche sul finire degli anni ’90 in Italia e non solo. Importante per il lancio della canzone fu anche il relativo videoclip che fu trasmesso a ripetizione su emittenti tipo MTV. Il video mostra Alexia in un’atmosfera cupa, quasi minacciosa, l’artista infatti appare alle prese con un rasoio intenta a ferirsi per dimostrare le follie che si possono fare per “amore”.
Tell Me Why (Prezioso feat. Marvin – 1999)
Tell Me Why è un famoso brano di “italo dance” del 1999 dei Prezioso feat. Marvin, gruppo formato all’epoca da due fratelli, Giorgio Prezioso (Roma, 23 febbraio 1971) e Andrea Prezioso (Roma, 31 ottobre 1967), e da Alessandro Moschini (Roma, 2 agosto 1972). Il pezzo, pubblicato dall’etichetta discografica BMG Ariola, è stato scritto da Diego Leoni e Paolo Sandrini in collaborazione con i tre componenti della band. Tell Me Why ebbe un notevole successo, in Italia e in diversi paesi europei, soprattutto tra i più giovani, la canzone infatti era il classico “tormentone” che si incontrava ogni volta si metteva piede in discoteca. Ancora oggi la traccia è una delle più gettonate nelle serate che propongono disco revival degli anni ’90.
The Rhythm of the Night (Corona – 1993)
The Rhythm of the Night è il singolo di esordio dei Corona, gruppo eurodance molto popolare negli anni ’90 composto dalla front woman Olga Maria de Souza e dal produttore Francesco Bontempi (Lee Marrow). La canzone ebbe un notevole successo sia in Italia, dove raggiunse la prima posizione nella classifica dei singoli più venduti, che in Europa. The Rhythm of the Night è probabilmente una delle tracce dance più rappresentative di tutti gli anni novanta, al punto da diventare un vero e proprio tormentone suonato nelle discoteche di mezzo mondo. Del resto non c’è oggi raccolta di dance music anni ’90 che non abbia tra le sue hit questo sempreverde successo dei Corona.
Un’estate italiana (Bennato/Nannini – 1990)
Un’estate italiana, divenuta poi famosa anche come “Notti magiche”, è una canzone scritta nel 1990 da Giorgio Moroder in occasione dei mondiali di calcio svoltisi in Italia quello stesso anno. Il brano era interpretato dall’affiata coppia composta da Edoardo Bennato (Napoli, 23 luglio 1946) e Gianna Nannini (Siena, 14 giugno 1954). La canzone ebbe un successo straordinario soprattutto in Italia ma non solo (scalò infatti le classifiche di Svizzera, Norvegia e Svezia). Nel bel paese “Un’estate italiana” risulterà il singolo più venduto di tutto il 1990, tra l’altro, storicamente è anche l’ultimo 45 giri ad ottenere un massiccio riscontro commerciale prima della sparizione di tale supporto (sostituito dalle nuove tecnologie) dal mercato discografico nazionale.
Uomini soli (Pooh – 1966)
Uomini soli è un grande successo dei Pooh, storica band nata nel 1966 e formata all’epoca da Camillo Ferdinando “Roby” Facchinetti, Donato “Dodi” Battaglia, Bruno “Red” Canzian e Stefano D’Orazio. La canzone, pubblicata nel 1990 insieme all’omonimo album, rappresenta uno dei maggiori successi in assoluto nella lunga storia dei Pooh, il pezzo infatti, scritto a quattro mani da Roby Facchinetti e Valerio Negrini, ebbe un grandissimo successo anche sulla scia della vittoria al Festival di Sanremo sempre dello stesso anno. Il brano tratta il tema della solitudine degli uomini dovuta alle più disparate motivazioni come paure, insicurezze, scelte sessuali o di religione, problemi giudiziari o anche a cause relative a terze persone come il rapporto con una madre possessiva o un amore sbagliato. La canzone, di grande impatto, deve molto soprattutto all’intensa interpretazione vocale che ne seppe dare Roby Facchinetti.