Gli anni ’80, sotto il profilo delle due e quattro ruote, a Roma come nel resto del paese, videro tutta una serie di novità. Nel mondo dell’auto ad esempio fa la sua comparsa la “plastica” che, oltre a mandare in pensione i vecchi paraurti in acciaio cromato, si impone come materiale di prima scelta per cruscotto, sedili, maniglie, guarnizioni, gocciolatoi e bacchette tergicristallo. Nel reparto motociclistico invece assistiamo a un’autentica invasione giapponese (tra l’altro non limitata solo all’ambito del motociclismo, ma più in generale relativa anche alla tecnologia e alla cultura popolare). I vari modelli firmati Honda, Suzuki, Yamaha e Kawasaki, sebbene già conosciuti dal decennio precedente, negli anni ’80 invasero il mercato italiano in modo ancora più aggressivo ed efficace, imponendosi in diversi settori tra cui quello delle moto enduro che, all’epoca, vissero un vero e proprio boom.
Alfa Romeo 33: una piccola sportiva con il nome di una supercar degli anni ’60..
La Alfa Romeo 33 è una vettura dal carattere sportivo prodotta dalla Alfa Romeo fra il 1983 e il 1995. La macchina deve il suo nome alla “Alfa Romeo 33 Stradale”, una supercar da competizione costruita dalla stessa Alfa Romeo alla fine degli anni sessanta in soli diciotto esemplari. In realtà la Alfa 33 è la diretta discendente dell’Alfasud (il modello Alfa Romeo più venduto di sempre), dalla sua progenitrice del resto erediterà il pianale, il motore boxer e alcuni dettagli meccanici e logistici. Come l’Alfasud anche l’Alfa 33 era una vettura che a generose prestazioni coniugava una cilindrata relativamente bassa (15 cavalli fiscali), fatto questo che influì non poco sul successo di vendite del modello. L’Alfa 33 infatti, disponibile solo in versione cinque porte (berlina e wagon), sfiorò, nei dodici anni in cui venne prodotta, il milione di esemplari.
Fiat Panda: la super utilitaria dal design spartano firmato da Giorgetto Giugiaro..
La Fiat Panda è stata una delle utilitarie italiane più vendute di sempre. Il modello “originale” nasce nel 1980 e porta la firma di Giorgetto Giugiaro, mentre nel 2003 e nel 2012 nasceranno la seconda e terza serie di Panda completamente rivisitate sia sotto il profilo tecnico che estetico. La vettura riuscì a riscuotere un immediato successo per tutta una serie di caratteristiche: l’ottimo rapporto qualità prezzo, la praticità di utilizzo grazie agli interni e alla strumentazione molto ben organizzati (almeno rispetto i modelli della stessa categoria dell’epoca), un design dalla linea semplice e allo stesso tempo accattivante e non ultimo un “super bagagliaio” che veniva fuori ogniqualvolta si ribaltava lo schienale del sedile posteriore. La Panda è stata la prima vettura con lunghezza inferiore ai quattro metri a disporre di trazione integrale (1983) e ad avere una motorizzazione diesel (1986).
Fiat Ritmo: la prima auto in assoluto del futuro Presidente USA Barack Obama!
La Fiat Ritmo è stata una due volumi prodotta ininterrottamente, negli stabilimenti Fiat di Cassino e Rivalta, dal 1978 al 1988. L’azienda torinese, alla fine degli anni ’70, era alla ricerca di un’erede della Fiat 128, questa erede doveva avere uno stile moderno adatto anche ad un mercato internazionale, nasce così la Ritmo, una berlina di dimensioni contenute (meno di 4 metri di lunghezza) con un design accattivante e per certi versi innovativo, almeno rispetto i canoni dell’epoca. A caratterizzare la vettura erano soprattutto fari e maniglie dalla forma circolare, un paraurti avvolgente totalmente in plastica e con luci incorporate, interni funzionali realizzati anch’essi interamente in plastica. Tra le curiosità va detto che, una Fiat Ritmo è stata la prima auto in assoluto appartenuta al futuro Presidente USA Barack Obama, come lui stesso ebbe modo di dichiarare in una intervista ad un magazine americano di qualche anno fa.
Fiat Tipo: l’utilitaria di fascia media di casa Fiat eletta Auto dell’anno 1989!
La Fiat Tipo è una vettura di fascia media prodotta dalla Fiat tra il 1988 e il 1995 ed eletta “Auto dell’anno 1989” per via di tutta una serie di innovazioni tecnologiche (il premio Auto dell’anno è un ambito riconoscimento europeo assegnato dalle più importanti riviste di settore del continente a quella macchina che ha espresso i migliori contenuti sia a livello di design che di tecnologia). La vettura, erede della Fiat Ritmo, è stata la prima Fiat di serie ad adottare la carrozzeria completamente zincata ed altre novità legate ad esigenze di tipo funzionale. Fra i punti di forza della Fiat Tipo vi erano la versatilità di impiego, lo spazio interno in rapporto alle dimensioni esterne dell’auto, un design semplice ed allo stesso tempo innovativo caratterizzato dalla presenza di linee slanciate, dall’ampia vetratura e dal portellone posteriore realizzato in vetroresina per una sagomatura ottimale e un peso ridotto.
Fiat Uno: la fortunata utilitaria della casa torinese nata da un progetto Lancia..
La Fiat Uno è stato uno dei modelli di casa Fiat più venduti in assoluto, si calcola infatti che la prima serie, prodotta dal 1983 al 1989, e la seconda, uscita dagli stabilimenti Fiat tra il 1989 e il 1995, abbiano venduto insieme quasi nove milioni di esemplari. La Fiat Uno in realtà doveva inizialmente nascere con il marchio Lancia e chiamarsi “Lancia Uno”. La nuova vettura, disegnata da Giorgetto Giugiaro, doveva infatti andare a sostituire l’Autobianchi A112, ormai considerata obsoleta. Per questo progetto il noto designer presentò un modello d’auto compatto, con una grande abitabilità in relazione alle dimensioni esterne del veicolo e un design aggiornato. Il progetto Lancia in realtà non vedrà mai la luce, finì cosi nelle mani dei tecnici Fiat che stavano lavorando alla erede della 127. La Fiat Uno nascerà infatti praticamente identica al vecchio progetto Lancia, sia negli esterni che negli interni.
Ford Sierra: la due volumi con accenno di coda che spiazzò il pubblico italiano!
La Ford Sierra è una vettura di fascia media prodotta dalla casa automobilistica statunitense Ford tra il 1982 ed il 1993. La macchina, erede della Ford Taunus TC, si presentava sul mercato con un look totalmente nuovo, il modello infatti riprendeva il concetto di due volumi e mezzo con portellone (vale a dire una due volumi con accenno di coda) introdotto con la Escort, reinterpretandolo però in chiave assai più tondeggiante e aerodinamica. La vettura suscitò subito un certo interesse in Europa anche se in alcuni paesi, Italia inclusa, la sua carrozzeria fu giudicata inizialmente troppo “moderna” rispetto i modelli Ford precedenti, aspetto questo che condizionò non poco le vendite della Ford Sierra nel nostro paese al punto che il successo commerciale del veicolo fu raggiunto diversi anni dopo la sua prima presentazione.
Ford Escort: l’utilitaria che doveva chiamarsi “Erika” eletta Auto dell’anno 1981..
La Ford Escort è un’autovettura di casa Ford prodotta in quattro diverse serie tra il 1968 e il 2000. La vettura nel 1980, in occasione del lancio della terza serie, si presentò al pubblico completamente rinnovata sia sotto il profilo meccanico che estetico. La nuova Escort era infatti talmente diversa dai modelli precedenti che neanche il nome doveva più essere quello, pare infatti che la “Ford Escort” dovesse chiamarsi in realtà “Ford Erika”. La novità principale della Escort, o almeno quella più evidente, era il cambio di look, la vettura infatti si presentava con una linea originale a due volumi e mezzo (uno dei primi esempi di applicazione di questo genere di carrozzeria sulle auto commerciali) con ampio e pratico portellone posteriore. La trazione passò alle ruote anteriori mentre il cambio era a quattro o cinque rapporti. Nel 1981 la Escort terza serie si aggiudicò il premio “Auto dell’anno”.
Lancia Delta: la cinque volte campione del mondo rally grazie alla mitica Delta Integrale!
Lancia Delta è il nome di alcune autovetture di fascia media prodotte dalla Lancia a partire dal 1979. La Delta è il secondo modello più venduto di sempre nella storia del marchio torinese con più di 700.000 esemplari prodotti ed è anche l’unico modello Lancia ad essersi aggiudicato il premio Auto dell’anno (1980). La prima serie della Delta nasce nel 1979 dalla matita di Giorgetto Giugiaro, è una moderna due volumi ben proporzionata, dalle linee squadrate, che rompe con i precedenti canoni stilistici della casa. In realtà il successo rispetto al grande pubblico la Delta lo deve più che altro ai suoi traguardi sportivi (cinque titoli mondiali costruttori e trentacinque vittorie nel Campionato del mondo rally), successi che allungarono la vita della vettura fino al 1993, quando arrivò la seconda serie, mentre alcune edizioni speciali della Delta, a cominciare dalla straordinaria Lancia Delta Integrale, rimasero in commercio fino al 1995.
Lancia Y 10: la city car dalla coda tronca amata per il suo stile glamour..
La Autobianchi Y10, denominata successivamente Lancia Y10, è una city car prodotta dal 1985 al 1995 e ultimo modello a fregiarsi del marchio Autobianchi. La Y10 debutta ufficialmente al Salone dell’automobile di Ginevra nel marzo 1985. La nuova utilitaria ha l’impegnativo compito di sostituire la “Autobianchi A112″, presente da quindici anni con successo sui mercati nazionali ed internazionali. La più importante novità introdotta dalla Lancia Y10 è sicuramente nel design, caratterizzato dalla piccola scocca a cuneo e soprattutto dalla coda tronca con portellone in nero satinato, indipendentemente dal colore scelto per la carrozzeria dell’auto. Tutte queste caratteristiche formali fecero della Y10 una delle vetture più facilmente riconoscibili ed apprezzate di tutti gli anni ’80, del resto al progetto originario, che richiese più di tre anni di studi, misero mano, tra gli altri, designer del calibro di Pininfarina e Giorgetto Giugiaro.
Opel Corsa: uno dei maggiori “best seller” nella storia delle auto utilitarie..
La Opel Corsa è una vettura prodotta dalla Opel in diverse serie a partire dal 1982. Il suo successo commerciale in tutto il mondo ha fatto sì che quest’auto si sia trasformata nel tempo in una sorta di “best seller” tra le vetture da città o comunque di piccole dimensioni. Successo che, probabilmente, è stato frutto anche dell’ottima “adattabilità”, periodo dopo periodo, fase dopo fase, dei vari modelli di Opel Corsa ai rispettivi mercati, sempre più esigenti e sempre in divenire. La prima serie di Opel Corsa è stata prodotta dal 1982 al 1993, ed è stata presentata al Salone dell’automobile di Parigi sempre nel 1982. L’autovettura era venduta in due distinte versioni, entrambe dotate delle sole portiere anteriori, una due volumi con portellone posteriore e una classica tre volumi, denominata “TR”, più lunga di una trentina di centimetri rispetto il modello precedente.
Opel Kadett: la due volumi con portellone concorrente della Ford Escort..
La Opel Kadett è una vettura di fascia media prodotta dalla Opel in diverse serie a partire dal lontano 1962. Nel 1980 viene presentata al pubblico italiano la quarta generazione di Kadett, un modello d’auto che si discostava molto da quelli precedenti, non una semplice riedizione quindi ma una vera e propria rivoluzione. La nuova serie fu infatti la prima Opel a trazione anteriore con motore trasversale e carrozzeria a due volumi. La berlina era disponibile sia con portellone posteriore che senza (tre o cinque porte). Le vendite della Opel Kadett, almeno inizialmente, non andarono benissimo e questo principalmente per via della concorrenza come l’eterna rivale Ford Escort, per non parlare poi della Volkswagen Golf, già in listino dal 1974, che stava via via affermando la sua leadership nel settore delle compatte a due volumi. Nonostante il calo di vendite la Kadett fu prodotta in oltre due milioni di esemplari.
Peugeot 205: piccola, agile e scattante.. la nuova city car di casa Peugeot fa bingo!
La Peugeot 205 è un’utilitaria prodotta dalla Peugeot tra il 1983 e il 1999. La macchina ebbe un successo senza precedenti nella storia della casa automobilistica francese con oltre cinque milioni di esemplari venduti. Al suo debutto ufficiale la Peugeot 205 impressionò la stampa specializzata per l’agilità e l’estrema maneggevolezza dimostrati in prova. Il nuovo modello Peugeot fu presentato nel febbraio del 1983, ma il debutto in Italia avvenne solo nel novembre dello stesso anno, quasi un anno dopo la presentazione ufficiale. L’immagine trasmessa dalla 205 era fresca, dinamica e giovanile. La carrozzeria a due volumi era caratterizzata da spigoli arrotondati e una calandra a listelli orizzontali inclinata all’indietro progettata per conferire maggior dinamismo al muso dell’auto. La vettura ebbe successo prima presso un pubblico femminile, poi, soprattutto sulla scia dei nuovi modelli sportivi, anche in quello maschile.
Renault Fuego: la bella coupé francese dalla carrozzeria affusolata e aerodinamica..
La Renault Fuego è una coupé a quattro posti prodotta dalla casa automobilistica francese Renault tra il 1980 ed il 1992. Presentata al Salone dell’automobile di Ginevra nel febbraio 1980 la Fuego si distinse da subito, rispetto il panorama automobilistico dell’epoca, per via dell’elegante design, caratterizzato dalla particolare forma a cuneo della carrozzeria che conferiva all’auto un ottimo coefficiente di resistenza aerodinamica, e soprattutto dal grande lunotto avvolgente che fungeva da portellone (soluzione simile a quella di alcuni modelli Porsche dell’epoca). In un periodo caratterizzato dall’affermarsi delle linee tese e squadrate, la Fuego si inseriva dunque nel filone minoritario delle auto dalle forme tondeggianti, del resto tutto il design del nuovo modello Renault era stato studiato appositamente per incrementare il dinamismo della linea generale del veicolo sottolineando in tal modo la sua tempra sportiva.
Renault 5 e Supercinque : le due auto gemelle tanto uguali quanto diverse..
La Renault Supercinque è un’autovettura di casa Renault prodotta tra il 1984 ed il 1996. La nuova utilitaria Renault nacque sulla carta alla fine degli anni ’70 quando i dirigenti della casa automobilistica francese decisero che era ormai giunta l’ora di mandare in pensione la “vecchia” Renault 5. Dopo vari progetti poco convincenti i vertici dell’azienda transalpina si rivolsero a Marcello Gandini, designer italiano noto per le linee mozzafiato della sua Lamborghini Countach. Gandini suggerì che per una vettura di gran successo come la Renault 5 occorreva non discostarsi di molto dalla sua linea originale, per non rischiare troppo, e così fu fatto! Sebbene infatti la Supercinque fu disegnata ex novo, soprattutto sul piano motoristico, il nuovo modello in realtà era molto simile al precedente al punto che il mercato ebbe inizialmente difficoltà a percepirlo come effettivamente “nuovo” e le vendite, almeno al principio, faticarono un po’.
Volkswagen Polo: la city car che ricordava una piccola station wagon!
La Volkswagen Polo è una city car di gran successo di casa Volkswagen prodotta in diverse versioni a partire dal 1975 e tutt’oggi sul mercato. La prima serie della macchina, il cui nome deriva dallo sport omonimo, debuttò in Germania nel 1975 e vendette circa 500.000 esemplari. La seconda serie della Polo fu presentata invece nel 1981 e mostrava, rispetto il modello precedente, tutta una serie di modifiche sostanziali sia sul piano tecnologico che estetico. La nuova Polo fu prodotta in due versioni, la prima (Polo Coupé) aveva la coda inclinata ed era più simile al vecchio modello, mentre la seconda versione (Polo Wagon) aveva la coda tronca che la faceva somigliare ad una piccola station wagon. Fu quest’ultimo modello a incontrare i favori del pubblico tanto che nel 1990 fu fatto un restyling completo per adeguare il design della Polo Wagon alle nuove esigenze del mercato.
Moto Enduro anni ’80: dalla Cagiva Elefant alla Yamaha XT Ténéré con serbatoio maggiorato..
Gli anni ’80 sono stati, dal punto di vista motociclistico, sicuramente gli anni delle moto enduro, è in quest’epoca infatti che esplode la moda degli entro-fuoristrada dal fascino avventuroso e per certi versi rude. Tra le motociclette di questo genere ricordiamo due “pietre miliari”, la Cagiva Elefant e la Yamaha XT 600 Ténéré. La Cagiva Elefant è una motocicletta da deserto-strada ossia capace d’andare su terreni sabbiosi così come sul più classico asfalto stradale. Il riuscito modello della casa varesina venne prodotto in diverse cilindrate (125, 200, 350, 650, 750 e 900). La XT invece è una moto da enduro di casa Yamaha prodotta anch’essa in diverse cilindrate (125, 200, 225, 250, 350, 400, 500, 550, 600 e 660). All’interno della fortunata famiglia delle XT un posto di riguardo lo merita senz’altro quel modello che ha rappresentato un vero cult per l’epoca, la Yamaha XT 600 Ténéré con serbatoio maggiorato.
Honda Spazio: lo scooterone per eccellenza con muso a punta e sedile a poltroncina..
La Honda CN250, noto anche come Honda Spazio, è uno scooter prodotto dalla nota casa giapponese a partire dal 1986 e commercializzato in Italia alla fine degli anni ’80. Lo “Spazio” è stato in realtà uno dei primissimi “scooteroni” se non addirittura il primo in assoluto, almeno nel nostro paese. La caratteristica che lo rendeva unico, rispetto il panorama motociclistico dell’epoca, era il tipico design con tronco allungato, muso a punta e comodo sedile due posti a poltroncina. In realtà il successo dello “Spazio” era dovuto principalmente al fatto che questo particolare modello di scooter rappresentava un riuscito compromesso tra una motocicletta da strada e lo scooter classico vero e proprio. Del resto mentre uno scooter tradizionale, piccolo e di cilindrata modesta, è un qualcosa pensato per la città, con la Honda CN250 si potevano affrontare tranquillamente anche viaggi in autostrada a lunga percorrenza.
Piaggio Si: indimenticabile icona a due ruote per un’intera generazione di giovani!
Il Si di casa Piaggio è se vogliamo un po’ l’icona a due ruote dei giovani anni ’80. In questi anni infatti il ciclomotore, o se preferite il motorino, era uno tra i simboli di libertà e di indipendenza più amati in assoluto. Tra i vari ciclomotori che si vedevano sfrecciare tra le strade cittadine, oltre ai cosiddetti “tuboni” (motorini dal caratteristico telaio tubolare), c’erano le superstar del Gruppo Piaggio, vale a dire Vespa, Ciao e ovviamente il Si. Parente stretto del Ciao, dal quale riprendeva quasi integralmente la parte motoristica, il Si in realtà si differenziava non poco dal suo modello, rispetto il Ciao infatti il nuovo arrivato aveva un mono-ammortizzatore posteriore anziché un telaio rigido, fanali dal design moderno, una lunga e comoda sella munita di vano sottosella e ruote con cerchi in lega. Il ciclomotore aveva una cilindrata da 50 cc, avviamento a pedali e raggiungeva una velocità massima di 40 km/h.